2014
Cagliari, attento a Toni: per lui sette centri contro i rossoblù
Sabato al Bentegodi il Cagliari incrocia una delle sue bestie nere: Luca Toni quando vede rossoblù si scatena, nelle tredici presenze in A contro i sardi l’attaccante ha messo a segno ben sette reti. Non si tratta della sua vittima preferita (contro il Livorno ad esempio ha gonfiato la rete nove volte in undici sfide), ma poco ci manca.
E dire che le prime volte erano state indolori: nella stagione 2003/2004, quando indossava la maglia del Palermo in Serie B, Toni ha assistito a due vittorie rossoblù senza riuscire a mettere a segno alcun gol.
Il discorso cambia radicalmente quando l’attaccante e la squadra sarda raggiungono (per vie diverse) la Serie A. Già al primo incontro Toni mette lo zampino nel 3-0 rifilato dai rosanero al Cagliari in Sicilia, poi però non si ripete al Sant’Elia. L’anno successivo il cannoniere passa alla Fiorentina, ma non cambia registro: gol e vittoria a Firenze, pari e polveri bagnate in Sardegna. Si arriva così alla stagione 2006/2007, e Toni si sblocca al Sant’Elia: doppietta e vittoria corsara dei viola.
Niente di fatto nella stagione vissuta alla Roma, complici anche i minuti giocati, e digiuno anche nella breve parentesi genoana (assiste da titolare alla vittoria esterna dei sardi).
A gennaio del 2011 si trasferisce alla Juventus e colpisce ancora, i bianconeri passano in Sardegna per tre a uno e lui ci mette lo zampino, ma in quell’occasione il Sant’Elia è impegnato a fischiare Alessandro Matri “reo” di una doppietta pochi giorni dopo aver lasciato il rossoblù.
Due anni fa il ritorno in viola porta con sé l’ennesimo gol al Cagliari, che esce dal Franchi con quattro reti sul groppone, quindi il trasferimento alla sua squadra attuale, il Verona.
Manco a dirlo, è lui ad aprire le danze al Bentegodi l’anno scorso, imitato poi da Jankovic: a tempo scaduto arriverà il gol di Conti ma non servirà a portare punti.
Fra due giorni il Cagliari e Toni si incontreranno ancora, la squadra di Zeman ha un’insidia in più da superare in terra veronese.