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Lopez: «In casa dobbiamo vincere a prescindere. Domani giocano Rafael, Ceppitelli e Sau»

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Diego Lopez parla in conferenza stampa ad Asseminello in vista di Cagliari-Benevento, gara in programma domani alle 20.45 alla Sardegna Arena

Seconda gara sulla panchina del Cagliari per Diego Lopez. La prima in assoluto alla Sardegna Arena. Domani contro il Benevento, il tecnico uruguaiano è atteso ad un match cruciale. Dall’altra parte ci sarà l’ultima della classe, ancora ferma a 0 punti. I rossoblù però sono reduci da cinque sconfitte consecutive e nel nuovo stadio hanno vinto solo all’esordio contro il Crotone, perdendo invece le successive tre casalinghe. Alla vigilia della partita, Diego Lopez ha parlato in conferenza stampa ad Asseminello. Seguila con noi in diretta.

CARICA – «So che in questo calcio non c’è tempo per pensare troppo, ho provato a concentrarmi sui miei concetti principali per superare questo momento frenetico. Il Benevento ha appena cambiato tecnico, ma secondo me la carica in più l’abbiamo noi. A Roma c’eravamo, al di là del risultato abbiamo sempre cercato la porta avversaria e dobbiamo continuare a farlo. Siamo carichi e motivati. Quella di domani è una partita da vincere e lo sarebbe anche se avessimo più punti in classifica».

DIFESA A TRE – «Il modulo con tre difensori? Possiamo giocare così sia in casa che fuori, bisogna interpretare bene questo modulo: andiamo avanti con questo. Contro la Lazio abbiamo preso un gol su punizione, quello lo prendi con la linea a tre o a quattro allo stesso modo. Il gol di Farias era arrivato al momento giusto, bisogna avere fiducia e conquistare le cose piano piano».

TIFOSI «Vorrei vedere il nostro pubblico sostenerci massicciamente come è sempre stato, ma domani sono sicuro che ci daranno una grande mano e devono vedere in noi la stessa grinta e determinazione. Dobbiamo contagiare la gente, questo ci darà fiducia».

SQUADRA E AVVERSARIO – «Ho giocatori che individualmente possono guidare gli altri ma io penso alla squadra. Il gruppo è forte, lo vedi soprattutto quando affronti squadre più grandi. Domani bisognerà vedere come si presenterà il Benevento, noi abbiamo una nostra idea su cosa farà De Zerbi. Noi pensiamo a noi stessi, a quello che possiamo dare sul campo con compattezza, equilibrio e corsa».

CONVOCATI – «Rafael è in gruppo, Deiola ha ancora un problemino al piede e non è convocato. C’è invece Melchiorri, che deve fare un altro percorso ma è importante che stia in gruppo. Van der Wiel? Deve migliorare fisicamente, secondo me non è il momento di farlo lavorare a parte. Deve lavorare con la squadra e fare ancora più degli altri. Dobbiamo portarlo a stare bene».

SCELTE – «È una settimana particolare, la gara con la Lazio era la prima e ho fatto le mie scelte per fare bene. Ogni giocatore ha qualità diverse, io li scelgo secondo quelli che in quel preciso momento possono fare più male all’avversario. In corso di gara Joao Pedro ha fatto la mezzala e Barella il regista, ma non è un’esclusione per Cigarini. Tutti sono importanti, vanno inseriti quando li vedi al meglio. La scelta di Sau-Farias a Roma rientra nello stesso discorso, ho scelto la velocità sapendo di poter contare su Pavoletti a partita in corso».

VINCERE – «Non mi interessa chi ha più da perdere fra noi e Benevento, penso a quello che abbiamo da guadagnare. In casa dobbiamo vincere a prescindere, dovremo essere ordinati e fare una partita aggressiva sia in fase di non possesso che quando abbiamo il pallone. Giochiamo in casa, dovremo far girare il pallone velocemente perché quello sarà fondamentale».

FORMAZIONE – «La formazione non la dico, domani ci alleneremo ancora prima della partita. Tre partite in una settimana portano a qualche cambio, penso a uno per reparto. Quando uno cerca di fare le cose al meglio per la squadra è necessario valutare volta per volta quali siano le scelte migliori. Romagna? Può fare il centrale ma anche giocare a sinistra. Miangue e Faragò sono entrati domenica, mi sono sembrati pronti».

SARDEGNA ARENA – «È strano giocare in uno stadio provvisorio ma è anche bello, perché è bella la Sardegna Arena e perché guardando il vecchio stadio si sogna già il nuovo».

TRE NOMI – «Tre nomi per domani? Rafael, Ceppitelli e Sau».

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