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Cagliari, Carli si presenta: «Non pensiamo al mercato, ma solo alla salvezza» – VIDEO
Il nuovo direttore sportivo del Cagliari Marcello Carli si è presentato in conferenza stampa al termine della vittoria contro l’Udinese, accompagnato dal presidente Tommaso Giulini
È stata la settimana del nuovo direttore sportivo del Cagliari. Sollevato Giovanni Rossi dall’incarico, dopo nemmeno una stagione in rossoblù, il presidente Tommaso Giulini ha avuto la prontezza di scegliere immediatamente il nuovo. Si tratta di Marcello Carli, ex ds dell’Empoli. Al termine della vittoria per 2-1 sull’Udinese, Carli si è presento nella sala stampa della Sardegna Arena accompagnato da Giulini.
GIULINI – «Lo conosco da quando sono arrivato a Cagliari e ci ha soffiato Vecino. Da qualche tempo avevo deciso di ripartire da lui per l’anno prossimo. La bruttissima sconfitta di Verona ha accelerato i tempi e ci siamo sentiti già domenica sera. Mi ha espresso il desiderio di venire immediatamente, nonostante la situazione complicata di classifica. Questo ha dimostrato ulteriore coraggio. Vorrei chiarire subito che il rapporto di questi mesi con Giovanni Rossi è stato buono. Ha dimostrato dedizione, professionalità e onesta. Nel calcio sapete che queste cose ci stanno e queste cose ci stanno. Era la settimana giusta per dare una scossa all’ambiente. Siamo stati fortunati perché oggi è arrivata la vittoria. Portare Carli è stata una giocata che andava fatta. C’era bisogno di portare aria fresca e aria nuova. Dopo la partita di Verona, se avessi potuto, mi sarei cambiato anche io. Non ritenevo di dover cambiare allenatore perché abbiamo deciso di andare insieme fino alla fine qualsiasi cosa fosse successa. Ritengo che questo sia l’allenatore che possa portarci a terminare questo campionato. Non c’è un motivo e dispiace aver preso questa decisione nei confronti di Rossi. Leggevo nei gironali di Verona, Sassuolo e squadre di Serie B interessate a lui. Ho voluto anche capire. Arrivando in questo momento non ce lo siamo persi e ha dato una grandissima dimostrazione che fosse la persona giusta con cui lavorare».
CARLI – «Nella vittoria di oggi non ci ho messo niente. Non ho portato sfortuna e questa è stata una cosa importante. Ho avuto la possibilità di stare 4-5 giorni con questo gruppo di lavoro e l’idea me la sono fatta. Li ho visti dispiaciuti perché stavano attraversando un periodo difficile, ma è un gruppo straordinario dal punto di vista dell’attaccamento e della coesione. Questi momenti capitano all’interno di un campionato. Bisogna sempre stare all’erta. C’è grandissima soddisfazione per questa vittoria, ma se pensiamo di essere già salvi si fa un danno clamoroso. La salvezza dobbiamo conquistarcela facendo un finale di campionato di alto livello. Mi piace poco stare dietro la scirivania, preferisco stare con la squadra e l’allenatore. A Empoli sono stato bene e mi sono tolto delle soddisfazioni fantastiche, ma quello è passato. Ora c’è il Cagliari. A differenza di altre piazze, qua se uno ci riesce può conquistare qualcosa di bello. Ho scelto d’istinto. Io vedo in questa squadra qualcosa che si avvicina al mio modo di pensare. Sono stati 4 giorni di rapporti umani importanti. Sono strafelice di essere qui e di giocarla. Se fossi arrivato a fine stagione sarebbe stato meglio, ma non sono normale e mi sono buttato subito. Il mercato in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri. Il vero obiettivo è mantenere la categoria. Con una vittoria non si è risolto tutti. La proprietà deve dare una strategia. Qua penso che si possa costruire. Tenere gente per forza non conviene mai. La nostra intenzione è quella di salvarci, però io ho sempre sognato. Se uno viene qui deve pensare di crescere. Se posso tenere i giocatori sono contento, a Empoli ne vendevo 5 ogni anno e bisogna ripartire. Il mercato è talmente lontano. Abbiamo un finale importante. Vecino? Non rientra più nel mio modo di vedere. Bisogna trovare un altro Vecino, ragazzi più forti di Vecino. Il passato non conta niente. Non so quanti punti servono per la salvezza. L’importante era vincere oggi».