La pagella per il calciomercato effettuato dal Cagliari: un 6 risicato. Acquisti di grande valore ma manca il tanto agognato regista
Capire il valore e il significato delle scelte effettuate dal Cagliari in questa sessione di mercato è più difficile del previsto: le cose, infatti, si rivelano piuttosto confuse vista la situazione in cui versa la squadra e le richieste fatte espressamente dal tecnico Eusebio Di Francesco in più occasioni. Gli arrivi di un certo spessore non sono di certo mancati, anzi, il Presidente Tommaso Giulini da un certo punto di vista ha fatto un ottimo lavoro: ha sfoltito la rosa XXL, ha riportato a casa il figliol prodigo Radja Nainggolan, ha fatto vestire la maglia rossoblù a giocatori come Duncan, Asamoah e Rugani, gli ultimi due più abituati alle squadre da trofei. Da un altro punto di vista, però, è inspiegabile il fatto che non si sia fatto di tutto per trovare un regista e che si abbia dato il via libera al trasferimento di Christian Oliva al Valencia senza trovare un suo sostituto.
IL VOTO AL MERCATO ROSSOBLÙ – Un
6 risicato è il voto che noi di
CagliariNews24 diamo al
Cagliari. La società capeggiata da
Giulini è quella che ha fatto più mercato in questa sessione invernale ma l’assenza fondamentale di un regista condiziona inevitabilmente il giudizio, soprattutto se questa era la prima e forse l’unica richiesta del mister dei rossoblù. Queste ultime partite hanno rivelato un andamento confuso non soltanto per la mancanza di risultati e per la discontinuità delle prestazioni ma soprattutto per un continuo cambio di modulo durante un solo match.
Di Francesco, dopo tante titubanze, ha deciso di affidarsi al 4-3-2-1, schieramento in cui la presenza di un play è fondamentale per impostare il gioco e la manovra della squadra.
Razvan Marin ha provato in tutti i modi a svolgere questo compito ma, come si è potuto notare non ci è riuscito, ha fatto il suo ma non è stato abbastanza. Si trasforma, invece, giocando come mezzala e, in questo modo riesce a distinguersi, a non passare inosservato, a essere il man of the match: quello deve essere il suo ruolo.
Nainggolan, dal canto suo, potrebbe provarci, il mister abruzzese in una conferenza stampa ha affermato di non precludersi nulla ma il Ninja, si sa, fa del suo meglio quando si avvicina di più alla porta avversaria. Considerando gli acquisti effettuati, la situazione che si è delineata per il
Cagliari è l’essere andati incontro a un piano B, a un nuovo modulo,
il 3-5-2 che ben si adatta all’abbondanza di centrali in rosa e che potrebbe rivelarsi una soluzione più che valida.
LA DIFESA – La difesa, a livello di nomi, farebbe invidia a molti. In questo primo scorcio di campionato che vede i rossoblù in una zona buia, la retroguardia è stata sicuramente il reparto più bisognoso di rinforzi. Troppe disattenzioni, troppi errori ingenui hanno portato a incassare troppi gol e Alessio Cragno, per quanto miracoloso, non può fare tutto da solo. Ecco che arriva in soccorso dello Sceriffo Godin la qualità e l’esperienza di giocatori come Asamoah e Rugani, alla ricerca di un riscatto così come quella di Arturo Calabresi, ai più sconosciuto. I più giovani come Zappa e Tripaldelli ma lo stesso Walukiewicz che è apparso in evidente calo rispetto ai mesi precedenti, gioveranno sicuramente della loro presenza, nella speranza di conquistare più fiducia e contribuire così a dare più compattezza all’intero reparto.
CENTROCAMPO – Da centrocampo da Europa League a centrocampo in allarme. L’infortunio di Marko Rog, in concomitanza con l’apertura del mercato invernale, ha accelerato il ritorno di Radja Nainggolan, fondamentale nel dare spirito e cattiveria all’intera squadra. Dà il massimo, nonostante la sua condizione non eccellente ma non può comunque fare tutto da solo, così come El Leon Nandez, il cui ruggito è sempre più inferocito. Si aggiungono al reparto Duncan e Deiola, subito infortunati. Peccato per il colpo mancato su Lasse Schöne: un giocatore come lui, come regista, sarebbe servito come il pane ma evidentemente i piani sono altri.
IL REPARTO AVANZATO – Passiamo al reparto offensivo, sempre numeroso. Il
Cagliari, nonostante le indiscrezioni ricorrenti, non ha voluto fare a meno né di
Pavoletti né di
Alberto Cerri. Il problema, ora, non è tanto la quantità quanto la qualità: i rossoblù infatti hanno un attacco che non attacca.
Joao Pedro, è l’unico a regalare qualche gioia di tanto in tanto mentre
Il Cholito Simeone sembra essersi trasformato in un altro giocatore dopo il Covid: non gonfia la rete da tempo immemore e questo non può che influire sulle sue prestazioni ma soprattutto sul suo spirito. Mentre
Sottil brilla con alcune giocate e con il suo sprint,
Ounas va via, cancellando le poche tracce lasciate con la maglia del
Cagliari, senza infamia e senza lode.