2015

Cagliari, chi ben comincia è a metà dell’opera: i numeri degli ultimi dieci anni di Serie B

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Il Cagliari, dopo le prime dodici gare del campionato di Serie B, guida la classifica con 26 punti, di cui ben 21 raccolti in casa grazie ai sette successi su sette. Quello degli uomini di Rastelli non costituisce, però, un record: prendendo in esame solo le ultime dieci edizioni della Serie B si contano quattro campionati che, dopo dodici giornate, erano guidati da squadre capaci di portare a casa più dei 26 punti raccolti nella stagione in corso da Dessena e compagni. Il record, in questo senso, appartiene al Sassuolo della stagione 2012/13, capace di racimolare dopo dodici gare ben 31 punti. Un punto in meno il Mantova del 2005/06. Seguono, nella speciale graduatoria, Torino (29) e Novara (28) nelle stagioni 2011/12 e 2010/11. Nella stagione 2007/08 Brescia ed Albinoleffe, dopo dodici giornate, avevano raccolto gli stessi punti dei rossoblù.
Nelle prime dodici giornate, tra le retrocesse, il Cagliari risulta la squadra in testa alla classifica degli ultimi dieci anni. Tra le retrocesse dalla Serie A è, infatti, la squadra isolana a vantare il maggior numero di punti in classifica (26): la Juventus riuscì a guadagnarne 30, ma a causa della penalizzazione di 9 punti risultava avere in graduatoria 21 unità.
Altra statistica interessante è quella che rispecchia l’imprevedibilità del campionato di Serie B, noto per le tante per le insidie che nasconde lungo il tragitto. Di qui il monito di Rastelli, che non perde occasione di ripetere che è presto per guardare la classifica.

Di seguito la situazione dei vertici della classifica, dopo dodici giornate, delle ultime dieci edizioni della Serie B.

 

STAGIONE 2005/06 – Il Mantova guida la classifica con 30 punti guadagnati. A fine stagione i virgiliani, classificatisi quarti, non riescono nell’impresa della promozione uscendo sconfitti dalla finale play-off contro il Torino, che aveva chiuso la regular season al terzo posto. In Serie A salgono dalla porta principale Atalanta e Catania, che alla dodicesima risultavano rispettivamente quarta e ottava con 21 e 19 punti. 

 

STAGIONE 2006/07 – Piacenza e Napoli si trovano in vetta con 22 punti, segue la Juventus con 21. A fine campionato gli scenari cambiano, anche se non radicalmente: Juventus, Napoli e Genoa in Serie A (il grifone, pur classificandosi terzo, non disputa i play-off perchè distaccato di dieci punti dal Piacenza quarto).

 

STAGIONE 2007/08 – Brescia e Albinoleffe condividono il primato con 26 punti conquistati, proprio come il Cagliari di Rastelli. Ma a fine stagione saranno Chievo, Bologna e Lecce (dopo la finale play-off proprio contro l’Albinoleffe) a festeggiare la Serie A. Tre squadre che alla giornata numero dodici si trovavano rispettivamente a due, tre e quattro punti dalla vetta.

 

STAGIONE 2008/09 – Empoli e Grosseto dividono il primo posto della classifica con in tasca 21 punti ciascuno, numero più basso di punti racimolati dalla capolista delle ultime dieci edizioni di B dopo dodici turni. Anche in questo caso il podio a fine stagione è completamente stravolto: sono Bari, Parma e Livorno (gli amaranto vinsero gli spareggi promozione contro il Brescia) ad andare in massima serie. Empoli e Grosseto chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto, disputando e perdendo i play-off.

 

STAGIONE 2009/10 – Ancora un primato condiviso, questa volta da Lecce ed Ancona che contano 23 punti a testa. Il Lecce supera le insidie della cadetteria e chiude al primo posto la stagione, seguito dal Cesena e dal Brescia vincitore dei play-off. L’Ancona chiude invece al diciassettesimo posto (e viene esclusa, tra l’altro, dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie).

 

STAGIONE 2010/11 – Il Novara di Tesser guida la classifica con ben 28 punti guadagnati, inseguono a distanza di sicurezza Atalanta e Siena, distaccate di 7 e 6 punti. Ma nel tragitto verso la Serie A avviene una rivoluzione nel podio: l’Atalanta, allora terza, conclude il torneo in vetta, seguita dal Siena e dal Novara, che disputa e vince i play-off tornando in Serie A dopo più di mezzo secolo.

 

STAGIONE 2011/12 – In cima alla classifica c’è il prestigioso Torino, con 29 punti in saccoccia dopo 12 giornate. Seguono Pescara (25) e Sassuolo (24). A fine campionato si laurea campione il club del Delfino, secondo il Torino e terzo biglietto per la Serie A alla Sampdoria, classificatasi sesta a fine stagione ma vincitrice dei play-off. Il Sassuolo chiuse la stagione al terzo gradino della classifica ma uscì in semifinale play-off proprio contro i blucerchiati.

 

STAGIONE 2012/13 – Il Sassuolo di Di Francesco è primo con 31 punti, quello che finora è il record degli ultimi dieci anni in Serie B. Seguono Verona a 25 e Livorno a 23. E’ l’unico caso dell’ultimo decennio in cui quello che è il podio dopo dodici gare risulta invariato a fine stagione, ottenendo la promozione (gli amaranto, chiusa la stagione regolare al terzo posto, eliminarono l’Empoli in finale play-off).

 

STAGIONE 2013/14 – la sorpresa Lanciano è capolista con 25 punti, seguita da Empoli (24) e Cesena (22). A fine stagione emerge il Palermo, che dopo le dodici gare iniziali si trovava quarto a 21 punti, seguito da Empoli e Cesena, che riuscirono a mantenere secondo e terzo posto.

 

STAGIONE 2014/15 – E’ il Carpi a stupire tutti: vetta e 24 punti raccolti. Seguono il neo promosso Frosinone ed il neo retrocesso Bologna. A fine stagione la classifica recita Carpi primo e Frosinone secondo: entrambe in Serie A dalla porta principale. Il Bologna, favorito in partenza, si classifica quarto ma riesce a strappare il pass per la massima serie dopo la vittoria dei play-off ai danni del Pescara.

 

Negli ultimi dieci anni sono sei le compagini che hanno racimolato almeno 26 punti dopo dodici gare: la metà, Sassuolo, Torino e Novara, hanno festeggiato la promozione a fine stagione, anche se i gaudenziani hanno potuto stappare lo champagne solo alla fine dei play-off. Le restanti tre, Mantova (30 punti), Brescia ed Albinoleffe (26 punti a testa), non sono riuscite a raggiungere la Serie A ma hanno tutte raggiunto i play-off.

I dati confermano che l’avvio è, come ha spesso ripetuto Rastelli, utile soprattutto a racimolare punti per il prosieguo del torneo e non indicativo per la classifica finale. Anche se, nella maggior parte dei casi, chi dopo un quarto di torneo guidava la classifica ha raggiunto almeno i play-off.

Chi ben comincia è a metà dell’opera.

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