2015
Cagliari: con Zola un altro passo, ma servono i gol
A poco meno di due mesi dal suo arrivo sulla panchina del Cagliari, il primo bilancio sull’avventura di Gianfranco Zola alla guida dei rossoblù ì senz’altro positivo. Il tecnico di Oliena, arrivato alla vigilia di Natale al posto di Zdenek Zeman ereditando una situazione di classifica che recitava ben cinque punti sotto la zona salvezza, sembra aver rigenerato il Cagliari: a parte l’esordio shock di Palermo, sotto la guida di Zola i rossoblù hanno infatti cambiato passo in campionato, viaggiando a una media di 1,16 punti a partita rispetto allo 0,75 della gestione boema.
Non solo, con Zola in panchina i rossoblù hanno centrato la prima vittoria stagionale al Sant’Elia e ben due vittorie consecutive tra le mura amiche, che insieme al pareggio sul campo dell’Udinese avevano permesso al Cagliari di lasciare la zona retrocessione. Magic box ha portato una nuova aria nell’ambiente rossoblù, lavorando sulla testa della squadra e imponendo il modulo con due trequartisti che ha regalato solidità ed equilibrio in campo, ma dopo le due sconfitte consecutive contro Atalanta e Roma c’è ancora da lavorare molto per arrivare alla salvezza.
Nelle 6 gare disputate sotto la gestione Zola, infatti, il Cagliari ha sempre subìto gol, per un totale di 13 reti al passivo, realizzando al contempo 8 gol nelle ultime 5 sfide. Una differenza tra reti incassate e reti realizzate che deve essere ancora limata, soprattutto con il maggior contributo degli attaccanti, che in questa stagione, nonostante la disponibilità di uomini e scelte nel reparto avanzato, è stato sinora il vero limite del Cagliari.