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Cragno: «A Torino per dimostrare la nostra crescita» – VIDEO
A margine dell’incontro con i tifosi al centro commerciale “La Corte del Sole”, Alessio Cragno ha parlato alla stampa presente
Nel pomeriggio Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti hanno incontrato i tifosi al centro commerciale “La Corte del Sole”. Prima del bagno di tifosi, il portiere rossoblù si è fermato a parlare con la stampa presente: «La parata di domenica su Petagna? Sicuramente è importante perchè ci ha permesso di non prender gol e di non far pareggiare la SPAL, sono contento ma l’importante era portare a casa una vittoria fondamentale. E’ un lavoro che facciamo, quello di attaccare la palla quando possibile. Anche sulle uscite ci lavoriamo con mister Brambilla in settimana».
IL CAGLIARI – Il portiere di Fiesole è uno dei migliori rossoblù della stagione: «Io importante quanto Pavoletti? Le partite si vincono in 11, con due giocatori e basta si fa fatica. Il periodo positivo è merito di tutta la squadra. Il rigore di Antenucci? Mi sono disperato perchè l’ho toccata col piede…La statistica di WhoScored? Sicuramente fa piacere, l’importante è dare una mano alla squadra. Le statistiche lasciano il tempo che trovano. Dove guardiamo in classifica? Giù, penso che l’importante sia quello. In ogni caso dobbiamo fare punti, poi vedremo a che punto saremo arrivati a fine campionato. La vittoria di domenica è fondamentale, ci permette di avere più tranquillità nel finale di stagione».
SGUARDO AL FUTURO – «La vittoria contro la SPAL è stata una prova di maturità, come quella che ci aspetta domenica prossima a Torino: è una squadra in forma, con grandi giocatori. Dovremo dimostrare di essere migliorati dal punto di vista mentale, al di là dell’avversario. Torino senza Belotti e Iago Falque? Può essere un vantaggio, anche se chi li sostituirà sarà all’altezza. Il mio legame con la Sardegna è molto forte, sono qui da cinque anni ed ho una ragazza sarda, a giugno mi sposerò qui.
I PORTIERI – In chiusura d’incontro, spazio alle impressioni sui portieri più in forma del momento: «Il mio portiere di riferimento? Penso che oggi in Europa sia Oblak, è uno dei più forti in circolazione. Donnarumma e Sirigu? Ho l’onore e la fortuna di potermi allenare con loro in Nazionale, il livello è molto alto. Fare un paragone con loro è difficile perchè hanno una struttura ed una storia diversa alle spalle. Rafael ed Aresti? Quello che porto in campo è il frutto del lavoro che facciamo in settimana, lavoriamo tanto e bene: questo aiuta».
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Video realizzato dal nostro inviato Sergio Cadeddu