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Cagliari, da chi ripartire

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La stagione del Cagliari si è conclusa con la salvezza. Ora è già tempo di ripensare al futuro, senza dimenticare gli errori di quest’annata

Il Cagliari ha salvato la stagione nelle ultime due partite. Due vittorie fondamentali per non perdere la categoria e restare in Serie A. L’impresa fatta dai rossoblù resta da elogiare, visto che neanche un mese fa erano dati da tutti per spacciati, dopo il terribile 4-1 di Genova contro la Sampdoria. Da lì è arrivata la reazione che ha permesso alla squadra di uscire dal terzultimo posto e salvarsi con le proprie forze, battendo l’Atalanta nell’ultima giornata alla Sardegna Arena.

BILANCIO – Il bilancio però non può essere positivo. La conferma è arrivata dallo stesso presidente Tommaso Giulini: «Non possiamo dirci completamente soddisfatti perché ci aspettavamo di più», ha dichiarato domenica. Mercoledì alla Sardegna Arena ci sarà l’ultima uscita stagionale, il derby amichevole contro l’Olbia. Dopo di che il nuovo direttore sportivo Marcello Carli potrà iniziare a pensare fin da subito al prossimo campionato.

ALLENATORE – La sede del ritiro estivo è stata già decisa: saranno ancora Aritzo e Pejo ad ospitare il Cagliari. A guidare la squadra, invece, difficilmente ci sarà nuovamente Diego Lopez, protagonista di un campionato di alti e bassi e ad un passo dall’esonero dopo la sconfitta con la Sampdoria. I nomi sul mercato (Donadoni, De Zerbi, Ventura e Grosso) sono diversi, ma al momento poco concreti. La prima scelta di Carli sarà l’allenatore, poi si potrà pensare alla composizione della rosa

BLOCCO GIOVANI – Sono in pochi ad essersi salvati nella stagione del Cagliari. Il migliore è stato Nicolò Barella, esploso a tutti gli effetti nel centrocampo rossoblù, di cui è diventato già leader a 21 anni. Ripartire da lui sarebbe l’ideale per qualunque allenatore e qualunque progetto, ma trattenerlo sarà davvero complicato, visto che è da tempo nel mirino delle big. Un blocco di giovani interessanti da cui ripartire comunque c’è. Cragno in porta si è dimostrato più che affidabile, oltre che in crescita. Romagna ha confermato tutte le aspettative. Davanti si attende la consacrazione di Han (anche lui però nel mirino delle big). Senza dimenticarsi di Caligara e Ceter, che attendono ancora una vera chance. Non è più giovanissimo Paolo Faragò, classe 1993, che ha vissuto una stagione più che positiva, tanto che secondo i nostri lettori è stato il migliore dei rossoblù. Ha la stessa età Lykogiannis, arrivato a gennaio dallo Sturm Graz e che in questi mesi ha dimostrato di poter essere un affidabile esterno mancino, seppur con qualche riserva.

GLI ESPERTI – Nonostante le critiche Leonardo Pavoletti ha segnato 11 gol. E dalle sue reti il Cagliari può sicuramente ripartire. Può ripartire anche dalla regia di Cigarini, a patto che gli venga affiancato un sostituto. L’idea di tenere Colombatto, quest’anno in prestito al Perugia, non è certamente da scartare. Simone Padoin, per duttilità ed esperienza, è uno di quelli da tenere, nonostante i 34 anni compiuti a marzo. In difesa, Luca Ceppitelli – gol salvezza a parte – è rinato, guidando il reparto a 3. Come gregari, ci sta anche puntare su Rafael, secondo portiere di lusso, e Fabio Pisacane, che con tutti i suoi limiti si meriterebbe una conferma.

RIMANDATI – In tanti hanno invece deluso, ma con ogni probabilità resteranno in rossoblù. Sicuramente Joao Pedro, uno dei migliori fino alla nota squalifica e che tornerà a settembre. Artur Ionita non si è confermato sui livelli della passata stagione, vivendo un campionato anonimo. Senna Miangue ha mostrato qualche miglioramento e vista l’età non è esclusa una permanenza. Con l’investimento fatto la scorsa estate, partirebbe al massimo in prestito. Si è rivisto solo nel finale di questo campionato Alessandro Deiola e per quanto il suo contributo è stato importante nelle ultime tre gare il Cagliari avrebbe avuto bisogno di rincalzi più di qualità a centrocampo. Castan ha iniziato bene e finito male, con quel giallo a Genova con la Sampdoria. È in prestito secco dalla Roma. Una sua permanenza dipenderà dalla volontà del club di investire su un giocatore importante, che però deve fare 32 anni a novembre e che era fermo da tempo.

FINE CICLO – Per quanto doloroso, quest’anno è sembrato che alcuni avessero già dato tutto quello che avevano alla causa Cagliari. Andrea Cossu, con ogni probabilità, ha terminato la sua carriera domenica nel finale del match con l’Atalanta. Niccolò Giannetti avrebbe dovuto salutare già a gennaio. Il capitano Daniele Dessena non è stato spesso all’altezza, nonostante abbia sempre dimostrato di tenerci. È stato magrissimo il bottino di Marco Sau e Diego Farias, autori di appena due e un gol a testa. Marco Andreolli, arrivato a parametro zero la scorsa estate, non ha dato quel qualcosa in più che serviva alla difesa. Bisognerà fare una valutazione attenta e minuziosa, senza pensare troppo al cuore. Gli errori commessi la scorsa estate serviranno da lezione per la prossima campagna acquisti che, ricordiamo, terminerà in anticipo: il 18 agosto, prima dell’inizio del prossimo campionato di A. Sostituire gli elementi non all’altezza, colmare i buchi in rosa (leggi terzini e non solo) e ripartire da una buona base. Queste le priorità del ds Carli, insieme alla scelta di una guida tecnica valida per permettere al Cagliari di vivere una stagione meno tormentata.

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