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Cagliari, dall’incubo al ritorno in Serie A: il merito di Pavoletti è molto più di quello che sembra
Leonardo Pavoletti, capitano del Cagliari, non è stato molto presente nell’ultimo campionato di Serie B 2022/2023, a causa di infortuni. Gli isolani, tuttavia, senza di lui perderebbero molto
Leonardo Pavoletti, capitano del Cagliari, non è stato molto presente nell’ultimo campionato di Serie B 2022/2023, a causa di infortuni. Gli isolani, tuttavia, senza di lui perderebbero molto. La promozione dei rossoblù è arrivata al termine di una stagione travagliata, costellata da infortuni, squalifiche, episodi molto discussi (come quella celebre notte del Braglia, a Modena). L’attaccante livornese, come molti giocatori a disposizione di Fabio Liverani prima, e Claudio Ranieri poi, non è stato esente da questo circolo di sfortune abbattutesi sull’organico sardo.
Pavoletti all’interno del gruppo, come sostenuto anche dai propri compagni, è un leader. Anche nei momenti più difficili, il capitano ha fatto sentire la sua voce e tutto il suo sostegno alla squadra. Anche quando le cose non andavano come sperato (vedi tutto il girone d’andata), l’ex Napoli ci ha messo la faccia, cercando di far capire che tempi migliori sarebbero arrivati. Ed i tempi migliori, poi, sono arrivati. Certamente, l’arrivo dell’allenatore romano ha cambiato il destino dei rossoblù, ma non è giusto mettere in secondo piano quello che i giocatori hanno dimostrato sul campo.
Spesso criticato, Pavoletti non ha mai dato retta alle chiacchiere fuori dal campo. Anzi, ne ha sempre tratto un qualcosa che lo aiutasse a dare di più. Come la forza di ripartire dopo gli incubi di Venezia e la retrocessione. Mai una parola fuori posto. Sempre a disposizione di allenatore e squadra. Le sue qualità, all’interno del contesto tattico, sono evidenti: prestanza fisica, gioco aereo, senso del gol, esperienza, sacrificio, leadership. Il caso ha voluto che proprio il bomber livornese, entrato a pochissimi minuti dalla fine della gara di ritorno della finale playoff giocata al San Nicola contro il Bari, mettesse a segno il gol che ha regalato la promozione in Serie A agli isolani. Probabilmente, se il capitano dovesse lasciare l’isola, il Cagliari perderebbe molto più di quello che si può immaginare.