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Cagliari, dove vai se il gol non lo fai
Il Cagliari ha perso l’occasione di fare punti contro la Roma, nonostante un’ottima prestazione. Pesano gli errori sotto porta di Sau e Farias
Una prestazione positiva, dignitosa, di rabbia, di voglia e di intensità. Non è bastata per fare punti contro una Roma scarica dopo l’impresa solo sfiorata contro il Liverpool. Il Cagliari non ha saputo approfittarne, soccombendo per la ventunesima volta in campionato (record negativo di sconfitte in Serie A). Non è bastata la grande partita giocata dalla squadra di Diego Lopez, che ha saputo mettere sotto una delle migliori quattro squadre d’Europa, pur rimaneggiata dalle assenze. La prestazione dà morale, certo, ma al Cagliari ora servono punti. Servono punti perché a due giornate dalla fine si è bruciato un vantaggio di 7 lunghezze, precipitando al terzultimo posto. Se il campionato finisse oggi sarebbe Serie B. Mancano però ancora due partite. Mancano 180′ per sperare e rimontare su Chievo, Crotone e Udinese, tutte appaiate a 34 dopo i risultati del pomeriggio.
IL GOL – Al Cagliari ieri è mancata solo una cosa. Peccato che sia la più importante nel gioco del calcio: il gol. Pesano come macigni gli errori degli attaccanti rossoblù, incapaci di sfruttare le occasioni avute. Pavoletti ci ha messo poca cattiveria su un cross basso dalla destra di Deiola. Farias ha avuto tre nitide palle gol, ma si è confermato poco freddo sotto porta. Il brasiliano non ha punito l’uscita a vuoto del connazionale Alisson, calciando debolmente verso la porta protetta dai difensori. Ancora più grossolano l’errore nell’uno contro uno col portiere, in cui il 17 rossoblù ha sbagliato il controllo del pallone, allungandosela fuori. Infine, su un lancio lungo di Barella, si è fatto rimontare da dietro da Kolarov, in un episodio contestato dai compagni per un mancato rigore. Al suo posto è entrato Marco Sau, che a sua volta non ha sfruttato un’altra occasione limpida, calciando basso addosso ad Alisson anziché provare ad alzarla per realizzare l’1-1.
PEGGIOR ATTACCO – Questi errori non sono un caso, visto che il Cagliari è il secondo peggior attacco del campionato con appena 31 gol segnati. Solo l’Hellas Verona già retrocesso ha fatto peggio con 29. Pavoletti è l’unico ad essere andato in doppia cifra con 10 reti. Sau è fermo a 2, Farias a uno (quello fortunoso con la Samp). Mancano anche i gol di Joao Pedro, il secondo miglior marcatore della squadra insieme a Barella (6 reti) nonostante la squalifica. Servono punti, servono gol. Una rete segnata o sbagliata, a questo punto della stagione, può fare la differenza tra Serie A e Serie B.