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Cagliari, ecco Tachtsidis: «La squadra viene prima di tutto, possiamo fare grandi cose»
Nel pomeriggio sono stati presentati al T Hotel Bittante e Tachtsidis, i due ultimi colpi del Cagliari. Il centrocampista greco, arrivato in prestito secco dal Torino negli ultimi minuti di calciomercato, ha svelato di essere stato vicino al trasferimento in Sardegna già due estati fa, quando i rossoblù erano guidati da Zeman: «Anche due anni fa sono stato vicino al Cagliari, finalmente sono qui: sono contento e non vedo l’ora di iniziare. In queste due gare ho visto il Cagliari caratterizzato da un gran gruppo, non ha avuto fortuna perché poteva vincerle entrambe. Vedo un Cagliari che può fare grandi cose. Ovunque sono andato ho dato il 100%, il gol segnato al Cagliari due anni fa è stato un caso perché ero stanchissimo: alla fine Zeman mi ha bonariamente rimproverato». Tachtsidis è in Sardegna da pochi giorni ma già si fa apprezzare dai tifosi: «Io penso prima alla squadra che a me, sono pronto a fare quello che vuole il mister. Io lavoro e magari posso fare il salto di qualità, mi piacerebbe farlo con il Cagliari. Ho girato tanto, ci sono poche società come questa, così vicine ai calciatori. Aspettavo questo trasferimento da tempo, alla fine sono riuscito ad arrivare qui e ne sono felice». Come Bittante (QUI le sue parole) anche il centrocampista ha spiegato la scelta del 77 come numero di maglia: «Io ho sempre preferito il 7 ma l’ho sempre trovato occupato, da tempo ho scelto il 77». Poi qualche battuta sulle sue caratteristiche e sulla sua condizione fisica: «Ho cominciato a giocare come trequartista, poi sono passato davanti alla difesa: so leggere i tempi di gioco degli avversari, devo ancora entrare in forma per trovare la giusta velocità. Il Cagliari? Ho sempre parlato con giocatori che stavano qui, mi hanno sempre detto che si sta bene: non solo per la città, ma per la società. Sto bene, posso giocare 5 o 90 minuti. Ci sarà da capire i movimenti che chiederà il mister, in questa settimana ho cominciato a farmi un’idea». Chiusura sul trasferimento in Sardegna: «C’erano Bologna e Standard Liegi che mi seguivano, ma quando si è presentato Capozucca non ci ho pensato due volte. Mi ha portato in Italia e ora mi ha detto grandi cose dei progetti cagliaritani. Ho firmato subito».