Cagliari, gennaio è un mese cruciale

Il Cagliari, archiviato il passaggio di consegne da Zeman a Zola, affronta la ripresa del campionato dal basso del terzultimo posto, a tre punti di distanza dalla prima posizione utile per la salvezza.
Il mese di gennaio presenta ai rossoblù un programma a doppio taglio, fatto di scontri con tante dirette concorrenti e perciò alla portata della formazione sarda ma al tempo stesso da non sbagliare per non ritrovarsi in una situazione aggravata a fine mese.

Il primo impegno, previsto per l’Epifania, è l’insidiosa trasferta siciliana contro un Palermo che veleggia a metà classifica con ben dieci punti più dei rossoblù. Cinque giorni dopo sarà il Cesena, oggi penultimo, a presentarsi al Sant’Elia per un match caldissimo. Quindi la parentesi di Coppa Italia, al Tardini di Parma dove poche settimane fa è andato in scena un pallidissimo pareggio fra due squadre bloccate dalla paura.
Il 18 gennaio sarà la volta della trasferta in Friuli contro l’Udinese che Stramaccioni sta timonando a centro classifica, con 16 punti su 22 totalizzati in casa. Sei giorni dopo inizierà il girone di ritorno, col Sassuolo che scenderà al Sant’Elia dopo l’uno a uno di Reggio Emilia alla prima giornata. L’ultimo impegno del mese sarà a Bergamo contro l’Atalanta, proprio la squadra che precede il Cagliari oggi in classifica. Dopo la sconfitta del Sant’Elia all’andata i rossoblù saranno chiamati alla grande prestazione anche per cercare di raddrizzare il bilancio degli scontri diretti, finora preoccupante.

Si tratta di un mese di fuoco, destinato se non a emettere verdetti quanto meno a dire tanto sul futuro di questa squadra che dall’inizio della stagione ha avuto qualche fiammata ma è mancata nella continuità. I rossoblù dovranno fare quadrato e cercare di alzare l’asticella del rendimento per guardare avanti con fiducia. Alla fine di gennaio sarà possibile tirare le somme del primo periodo dell’era Zola, una tornata particolarmente importante soprattutto per come possono mettersi le cose in classifica.