2015
Cagliari, Giulini: «Vogliamo un centrocampista da Serie A. Sinergia con l’Olbia grande opportunità»
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha fatto il punto della situazione dei rossoblù. Discussione a 360 gradi: dalla squadra al nuovo stadio, passando per il mercato ed il rapporto con l’Olbia del neo presidente Marino, amico ed ex collaboratore del patron rossoblù. Queste le parole del presidente cagliaritano, ospite questa sera negli studi di Videolina.
IL GRUPPO – «E’ fondamentale aiutarsi, quest’anno sia all’interno della società che nella squadra c’è un grande gruppo. Anche per questo Dessena era fondamentale per noi, è normale che soffriamo per il suo infortunio. La vittoria di ieri con questo centrocampo inedito era fondamentale: Daniele ci dava equilibrio. Pensate alla partita di La Spezia, nel primo tempo l’ha vinta lui. Abbiamo due partite per capire se i giocatori in rosa son sufficienti o se è necessario tornare sul mercato per sostituirlo».
IL MERCATO – «Se dovessimo inserire un nuovo giocatore sarà di altissimo valore, uno che possa garantire un elevato rendimento in A in caso di promozione. Attualmente di questo profilo ce ne sono pochissimi. Rigoni è tra questi, a Palermo è fuori rosa ed ha fatto benissimo negli ultimi anni in A, ma non è detto che scelga di venire in B. Il Trapani è molto interessato a Deiola, è chiaro che non ci piace vedere i nostri giovani giocare poco, ma dobbiamo vincere il campionato e ci sta che i giovani giochino meno. Magari uno tra Barella e Deiola potrebbe andare in prestito per fare esperienza, ma non entrambi. Deiola si è dimostrato molto importante per noi, l’avete visto in avvio di stagione, non lo cederemo solo perché un club ce lo chiede».
GLI ARBITRI – «Pasqua è un grande arbitro, l’ha dimostrato in casa contro il Cesena ed anche ieri. In tutti i campi della vita ci sono arbitri più o meno bravi, siamo stati sfortunati ad avere contro tre episodi di seguito e la cosa ha fatto più clamore. Non ci sentiamo presi di mira, la perplessità era dovuta al fatto che in A le partite delle grandi sono arbitrate da dirigenti di primissima fascia, mentre a noi son capitati molti arbitri giovani nelle ultime gare. Storari intendeva questo. Il designatore ci ha fatto presente che la B punta su arbitri emergenti per formarli per la Serie A. Abbiamo capito che le logiche di designazione sono diverse e ne abbiamo preso atto. Ci sta che sbaglino i giovani arbitri, così come sbagliano i giovani giocatori».
LA PROSSIMA GARA – «Non mi aspetto un cambio di modulo, penso che a Salerno ci sarà un trequartista in campo. Abbiamo altre alternative in quel ruolo e credo che le sfrutterà, se così non sarà mi andrà bene lo stesso».
CAPOZUCCA – «Abbiamo un ds molto attivo, sempre al campo e con i ragazzi. Gioca a carte con loro e parla in continuazione con l’allenatore. Capozucca è un ds a tutto tondo, fa gruppo e tiene coesi tecnico e squadra con la società».
IL NUOVO STADIO – «Noi abbiamo fatto la nostra parte, presentando il progetto. Abbiamo fatto un gran lavoro in questa fase, per cui credo che il progetto definitivo sarà probabilmente molto vicino a questo. Dopo dovremmo avere 4-5 mesi per presentarlo e poi dall’estate prossima dovrebbe partire l’ultima parte dell’iter. Siamo i primi in Italia a usare la legge 147/2013. Lavoreremo seriamente come fatto fino ad oggi».
LA SEDE TEMPORANEA – «Quello del nuovo stadio è un progetto da 50 milioni. Credo che almeno per il 50% verrà fatto a debito, abbiamo contatti con l’Istituto per il Credito Sportivo, ma ci sarà una grande parte da fondi della società. Per fare uno stadio temporaneo ci vogliono 10 milioni e noi vogliamo usare le nostre finanze per uno stadio definitivo. I piccoli comuni non possono mettere a disposizione grandi cifre per realizzare un impianto temporaneo. I comuni sardi che possono farlo sono pochissimi. Fatta questa premessa sarebbe meglio andare a giocare due anni fuori, massimo si pagherebbe l’affitto a Modena, dove ci ospiterebbero. Questo lo vogliamo assolutamente evitare. Olbia per i nostri giocatori non è una soluzione ottimale, così come per i nostri tifosi del cagliaritano. A Olbia c’è un programma importante, qualora salisse in Lega Pro avrebbe bisogno di un altro stadio, ma nulla è deciso. Per noi sarebbe molto meglio rimanere a Cagliari. Ne stiamo discutendo con il Comune. Paradossalmente penso sia più semplice rimanere a Cagliari che andare a Quartu, dal cui comune non abbiamo ricevuto risposta perché non ci sono gli interlocutori».
LA SINERGIA CON L’OLBIA – «Avere una squadra amica sarebbe fondamentale. Marino è stato per me un collaboratore fondamentale, mi dispiace non averlo a fianco. Dall’altra parte per noi è un’opportunità incredibile. Se dovesse riuscire a fare bene, e credo l’abbia fatto partendo con l’acquisto di Cossu, sarebbe una grande occasione per collaborare. E’ chiaro che se tanti tuoi giocatori possono giocare in una squadra amica è una grande cosa. Avere tutti o tanti nostri ragazzi in prestito in una sola società, in un grande gruppo che condivide gli stessi principi, sarebbe fondamentale».