2013

Cagliari, i numeri dicono che è un buon avvio di stagione

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Le prime cinque giornate di campionato sono ormai in archivio, ma hanno detto che l’avvio di stagione del Cagliari è incoraggiante, anche se i risultati lasciano in eredità il rammarico per una classifica che avrebbe potuto essere certamente migliore, soprattutto se si pensa ai punti persi nel finale di gara contro la Sampdoria e alla brutta prestazione contro un Milan non irresistibile.

La squadra di Lopez, pur partendo con l’obiettivo della salvezza, è considerata, per qualità e organizzazione di gioco, tra le prime dieci del campionato. E infatti, al di là dei punti conquistati, i rossoblù hanno mostrato un ottimo impianto di gioco e qualità singole non comuni tra le squadre di seconda fascia.

In ogni caso, la partenza del Cagliari è da considerare positiva, soprattutto se confrontata con quella degli ultimi cinque anni. Dal 2008 ad oggi, le statistiche inviano segnali confortanti alle ambizioni dei rossoblù, che ormai pubblicamente puntano a traguardi più ambiziosi di una tranquilla salvezza. Sei punti conquistati in cinque gare dicono infatti che questo è il secondo miglior avvio delle ultime cinque stagioni.

Nel 2008/09, il primo campionato della gestione Allegri, segna infatti il peggior avvio della storia recente del Cagliari. Nelle prime cinque uscite, i rossoblù non riuscirono a conquistare nemmeno un punto, ma le prestazioni confortanti convinsero il presidente Cellino a resistere alla tentazione dell’esonero e alla fine i fatti gli diedero ragione: il Cagliari chiuse il girone d’andata a 25 punti e terminò poi la stagione al nono posto con 53 punti grazie a un gioco spettacolare che è rimasto impresso nella memoria dei tifosi.

Nella stagione successiva, il Cagliari conquistò 4 punti nelle prime cinque gare, pareggiando all’esordio proprio sul campo del Livorno. I rossoblù chiusero il girone d’andata con il record di punti (27) dal ritorno in Serie A nel 2004; ma dopo la conquista della salvezza, già a febbraio, la squadra rallentò bruscamente e alla fine il tecnico toscano fu costretto a farne le spese. La squadra, affidata a Giorgio Melis, concluse il campionato senza altre vittorie e chiuse in tredicesima posizione con 44 punti.

Discreto invece l’avvio di Pierpaolo Bisoli nella stagione 2010/11, quando nelle prime cinque gare il tecnico di Porretta Terme raccolse sei punti, gli stessi del Cagliari attuale. Bisoli però pagò con l’esonero i difficili rapporti con i senatori dello spogliatoio. La squadra affidata a Roberto Donadoni chiuse il girone d’andata a 26 punti, ma il solito finale di stagione senza motivazioni si concluse senza sussulti a 45 punti.

Il miglior avvio degli ultimi cinque anni rimane quello della prima gestione Ficcadenti, l’allenatore che ha lasciato forse il peggior ricordo tra i tifosi per il suo gioco difensivista e una ricca collezione di zero a zero. Eppure, il tecnico marchigiano riuscì a conquistare 7 punti nelle prime cinque giornate del calendario, ma se si considera che la prima gara di quel campionato venne rinviata a dicembre a causa dello sciopero dei calciatori, ne conquistò addirittura 10 punti nelle prime cinque gare disputate. Ma dopo quell’inizio scoppiettante, il Cagliari mise in mostra tutti i suoi difetti e dopo tre pareggi e due sconfitte il tecnico fu esonerato, lasciando il posto a Ballardini, che chiuse il girone d’andata con 23 punti, salvo poi essere esonerato per fare di nuovo posto a Ficcadenti, che traghettò la squadra alla conquista della salvezza, chiudendo il campionato a 43 punti.

Nella scorsa stagione andò decisamente peggio all’ex tecnico rossoblù, che conquistò appena 2 punti nelle prime cinque uscite, complici anche le vicende legate allo stadio di Is Arenas, tra le quali la sconfitta a tavolino contro la Roma alla quarta giornata. La squadra, nelle mani della coppia Pulga-Lopez, concluse il girone d’andata con 16 punti, ma un girone di ritorno a un ritmo da Champions League consentì ai rossoblù di chiudere il campionato in undicesima posizione con 47 punti.

Quella di Lopez è dunque una delle migliori partenze di stagione degli ultimi anni. A parte il rammarico per una classifica che poteva essere migliore, occorre comunque essere soddisfatti, sia perché i rossoblù hanno mostrato un calcio propositivo sia perché i punti sono stati raccolti praticamente tutti in trasferta, e dopo aver affrontato Milan e Fiorentina in serie. D’altra parte, i numeri dicono che l’avvio di campionato incide poco sull’esito finale: le false partenze sono state compensate da ottimi risultati finali, mentre le partenze col botto sono state seguite da risultati deludenti.

Se si continua di questo passo è lecito immaginare che il Cagliari possa disputare un ottimo campionato e chiudere il girone d’andata con un bottino di punti più che soddisfacente e superiore a quello ipotizzato da Cellino per intavolare discorsi di mercato e trattative importanti a gennaio, ma questo è un altro discorso. L’appetito vien mangiando e fra tre mesi tutto può succedere; per adesso i tifosi si godano la squadra di Lopez, che si trova a un tanto così dal tanto agognato salto di qualità.

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