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Cagliari, il 2020 mese per mese: aprile

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Ripercorriamo insieme il 2020 del Cagliari, mese per mese: aprile in lockdown, tra ipotesi di ripresa e tornei alla PlayStation

Il 2020 sarà un anno che verrà ricordato per tantissimo tempo a causa della pandemia globale di Covid-19, che ha bloccato il mondo e lo ha ha messo in pausa, costringendo la popolazione a delle misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria. L’8 marzo, infatti, il Governo italiano ha deciso di attuare un lockdown generalizzato per contenere i contagi del virus. Ovviamente le misure non hanno esentato il calcio e la Serie A, che si è dovuta fermare in attesa di nuove disposizioni.

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LE IPOTESI PER IL CAMPIONATO – Dopo le prime settimane di serrata, la Lega, il Comitato scientifico e le società cominciano a valutare i possibili scenari per il futuro della Serie A. Le squadre si dividono a metà, tra chi chiede di terminare il campionato, rendendosi disponibili a giocare anche ad agosto e settembre, e chi invece pensa già alla stagione successiva da preparare con maggior attenzione a causa, oltre dell’emergenza sanitaria, anche di quella economica. Col passare dei giorni si svolgono numerosi colloqui tra le parti, dove vengono formulate diverse teorie riguardanti la ripresa della competizione. Inizialmente si parla di ripresa del campionato il 20 maggio o, alla peggio, ai primi di giugno. La possibilità viene presto stroncata dal presidente del CONI Malagò.

TUTTO IN SARDEGNA? – Tra le possibilità utopistiche viene proposta anche quella di terminare il campionato interamente in Sardegna, per limitare i viaggi ed evitare l’eccessiva diffusione del virus. Un’altra proposta è quella del ritorno in campo per gli allenamenti il 4 maggio, il giorno dopo la prevista uscita dal lockdown (prima dell’ultima proroga del Governo). In seguito verrà dato il via libera proprio per questa data, per permettere alle squadre di preparare il ritorno in campo per le gare ufficiali. A questo fine, viene deciso il 27 aprile come data di inizio dei test sanitari sugli atleti: oltre ai tamponi e ai sierologici, vengono effettuate anche visite polmonari e cardiovascolari per l’ottenimento di una nuova idoneità sportiva. In seguito le squadre tornano in campo per gli allenamenti, inizialmente in forma individuale e seguendo le norme di distanziamento e di isolamento. Gli allenamenti collettivi verrano autorizzati solo per il 18 maggio.

LA SERIE A AL RISPARMIO: STIPENDI E STADIO – Le società soffrono la crisi economica dettata dal Covid, e insieme alla Lega lavorano per contenere i danni: una delle prime misure prese in considerazione è quella del taglio degli stipendi dei calciatori, la spesa più onerosa per qualunque club di Serie A. Dopo un’iniziale trattativa collettiva tra Lega e Assocalciatori, mai arrivata ad un punto di incontro, ogni squadra cerca un accordo con i propri giocatori: il Cagliari, in questo senso, è tra le pioniere dell’iniziativa. Giulini, infatti, trova quasi subito un punto d’incontro con la quasi totalità dei giocatori. La mensilità di marzo viene liquidata nei tempi previsti dalla normativa, mentre aprile verrà trattenuto dalla società in base al fatto che i giocatori non hanno mai lavorato in campo, ma solo in smart training. Intanto i rossoblù cercano di tagliare le spese superflue anche in altri settori, a volte a malincuore: nel progetto per il nuovo stadio vengono infatti eliminate le aree commerciali, che rappresenterebbero un investimento pericoloso in tempi di pandemia; inoltre si valuta l’impatto economico di alcuni giocatori sul bilancio, tra cui Nainggolan, sulla cui permanenza in Sardegna iniziano a sorgere dubbi proprio in questo periodo.

PASSATEMPI E DICHIARAZIONI – I calciatori, in attesa di tornare sul rettangolo verde, si reinventano videogiocatori per ingannare il tempo: il più attivo col il controller della PlayStation in mano è Pisacane, seguito a ruota da Simeone e Luca Pellegrini. I tre partecipano a diversi tornei benefici di PES, in parallelo ai tornei professionistici di eSports. Uno di questi tornei, la Forza e Cuore Cup, viene vinta proprio dal player del Cagliari eSports, che si era fermato in finale in un’altra competizione. Nei giorni di aprile un altro giocatore del Cagliari si fa spazio tra le prime pagine dei giornali: infatti Pavoletti annuncia il proprio ritorno dall’infortunio, con data prevista tra agosto e settembre. Fanno poi molto discutere le dichiarazioni di Romelu Lukaku, che in una diretta Instagram afferma che prima della gara contro il Cagliari del 14 gennaio 2020 i nerazzurri contavano 23 casi di influenza e tosse, coincidente proprio con i primi casi scoperti di Coronavirus in Italia. Il Cagliari, per questo motivo, nega di aver riscontrato sintomi influenzali nelle giornate successive alla gara.

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