2015

Cagliari, in coppa contro un Sassuolo d’alta classifica

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Fino a poco tempo fa incontrare il Sassuolo voleva dire scendere di categoria, o al limite negli ultimi anni andare a bazzicare nelle zone medio-basse della A. Ora il mondo è alla rovescia, con il Cagliari che dopo oltre un decennio vive luci ed ombre della cadetteria mentre i neroverdi viaggiano a vele spiegate in acque che possono valere passaporti per l’Europa.
Il quarto turno di Tim Cup vedrà opporsi giovedì sera queste due realtà, per certi versi ancora da digerire ma con le quali fare i conti. La squadra del patron Squinzi occupa la sesta piazza in Serie A, con appena tre sconfitte in quattordici partite e una quadratura che ormai ne fa un’avversaria più che credibile per chi ambisce a quelle posizioni. Ne sa qualcosa la Fiorentina, in lotta per il primo posto e ieri fermata al Mapei Stadium da un gol di Floccari.
Di Francesco si sta togliendo le sue soddisfazioni, fa specie pensare che alla prima avventura in A gli emiliani lo avessero esonerato per la paura di retrocedere (salvo poi richiamarlo e salvarsi di conseguenza). Qualche innesto di qualità, idee di gioco chiare e soprattutto la longevità del progetto hanno trasformato il Sassuolo in una realtà del calcio italiano.

 

Dietro la sagoma del Mapei Stadium il Cagliari intravede San Siro, è lì che si andrebbe a giocare in caso di passaggio del turno; per di più contro quell’Inter che per Giulini ha sempre un sapore speciale. Guai però a pensare di scavalcare l’ostacolo neroverde in scioltezza, servirà tanta dedizione per giocarsi le proprie carte. D’altra parte c’è anche la curiosità di misurarsi contro un avversario di categoria superiore, quella dove i giocatori rossoblù vogliono arrivare di diritto a fine stagione.

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