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Cagliari, ieri l’incontro con il circolo “Quattro Mori”. Il comunicato del club

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Il Cagliari ha incontrato ieri sera il circolo sardo i “Quattro Mori”: l’iniziativa dietro l’amichevole contro l’FC Augsburg

Il Cagliari ha incontrato ieri sera il circolo sardo i “Quattro Mori“. Il comunicato del club rossoblù.

«Una delegazione del Cagliari Calcio ha incontrato questa sera ad Augsburg (Augusta) il circolo sardo “Quattro Mori”. Il Direttore generale Mario Passetti, il Direttore sportivo Stefano Capozucca, il Segretario generale sportivo, Matteo Stagno, e la Responsabile degli eventi e iniziative con i tifosi, Elisabetta Scorcu, sono stati ricevuti dal presidente del Circolo, Pasquale Pau, e da una rappresentanza dei soci. La visita si è tenuta in collaborazione con gli assessorati al Lavoro e al Turismo della Regione Sardegna: sono intervenuti al telefono per salutare i presenti gli assessori Gianni Chessa e Alessandra Zedda. 

“Una Terra, un Popolo, una Squadra”. Un legame speciale unisce il Cagliari ai suoi tifosi, sparsi in tutto il mondo. L’amichevole contro l’FC Augsburg offre così l’opportunità di ricevere l’abbraccio dei tanti emigrati sardi in Germania: proprio la città di Augusta ospita il circolo “Quattro Mori”, fondato nel 1973. La delegazione rossoblù è stata ricevuta questa sera all’interno della sede, salutata da un caloroso applauso. La serata è proseguita con una cena interamente a base di prodotti tipici sardi. Il Circolo è stato omaggiato con maglie, bandiere e gagliardetti rossoblù».

Il direttore generale Mario Passetti ha poi commentato: «Quando abbiamo saputo della possibilità di organizzare questo incontro, ci siamo messi subito a disposizione: colgo l’occasione per ringraziare gli assessorati al Lavoro e al Turismo della Regione Sardegna per il loro supporto. Arrivare in Germania e trovare ad accoglierci i nostri tifosi è un’emozione unica: sappiamo quanto per un emigrato il Cagliari rappresenti spesso quel cordone ombelicale che lo lega in maniera ancora più forte alla propria Terra. Tutto questo aumenta il nostro senso di responsabilità, la voglia di far bene, perché il Cagliari è davvero la squadra di tutto un popolo».

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