2013

Cagliari-Inter a Trieste, quando il “Rocco” porta bene…

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Fino a pochi anni fa, il commento più diffuso che si poteva sentire tra i tifosi rossoblù prima di un qualsiasi Cagliari-Inter era questo: “Sono altre le partite in cui bisogna fare punti“. Un giudizio, probabilmente, condiviso da tutti o quasi. Ma da un paio di stagioni, le cose sembrano essere cambiate. Da quando la formazione sarda è stata costretta a trasferirsi per le sue partite “casalinghe” al “Nereo Rocco” di Trieste (aprile 2012), Conti & co. non hanno mai perso con i nerazzurri. Il bilancio, infatti, è di due pareggi e una vittoria. Un bel bottino di cui la compagine isolana deve vantarsi, considerando le enormi differenze col club meneghino in termini di nomi e qualità della rosa.

La prima sfida risale al 7 aprile 2012, sabato di Pasqua. Al quinto minuto del primo tempo, i padroni di casa sono già in vantaggio grazie ad un pregevole gesto tecnico di Davide Astori sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Palla al centro e pareggio degli ospiti con Diego Milito. Al 60, il Cagliari torna avanti con un delizioso tocco di testa di Pinilla. L’esultanza sguaiata costerà, però, al cileno l’espulsione. Gli undici di Andrea Stramaccioni approffittano della superiorità numerica e fanno 2-2 al 64′ con Cambiasso. Finisce così. Un buon risultato, peccato per la sciocchezza dell’ex Palermo.
Dello scorso 14 aprile il secondo match. L’incontro finirà 2-0 per i sardi (doppietta di Pinilla) e per l’Inter sarà l’ennesimo ko di un anno orribile che si concluderà con l’esclusione da tutte le competizione europee.
Il terzo è storia recente, l’1-1 di domenica scorsa. Forse i nerazzurri avrebbero meritato di vincere visto il numero di occasioni create, ma è da sottolineare il cuore e la grinta di un Cagliari mai domo.

Cinque punti che sarebbero potuti essere di più se i nostri ragazzi avessero giocato con la propria gente sugli spalti. Certo, nel calcio non c’è la controprova, ma i cori dei tifosi avrebbero dato una spinta emotiva incredibile alla banda di Lopez e Pulga.
La speranza, adesso, è che i lavori all’interno del Sant’Elia subiscano un’accellerata decisiva e che i supporters possano tornare a sostenere la loro squadra sabato 19 ottobre contro il Catania. Anche perché la pazienza ha un limite e quella dei giocatori, capitan Daniele Conti in primis, e del presidente Massimo Cellino sembra davvero finita. Giustamente.

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