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Cagliari, JP e Simeone: la coppia fatale
Il brasiliano Joao Pedro e l’argentino Giovanni Simeone mettono in difficoltà gli avversari. In campo fanno spettacolo
Grandissima giornata per il Cagliari che questa sera, alle 20:45, affronterà una Juventus a caccia di una vittoria. I rossoblù si presentano all’Allianz Stadium senza tre giocatori che, fino a questo momento, si sono rivelati fondamentali per le dinamiche e le strategie di gioco della squadra: il difensore Diego Godin, assente in quanto risultato positivo al Coronavirus, Charalampos Lykogiannis, momentaneamente ai box e El Leon Nahitan Nandez, in isolamento. Ma il Cagliari che Eusebio Di Francesco sta costruendo giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, brilla anche per la coppia d’attacco che in campo sorprende sempre di più, regalando emozioni e spettacolo. Parliamo, ovviamente, di quella costituita da Joao Pedro e Giovanni Simeone. I due sudamericani sono devastanti, pericolosi, imprevedibili: 5 gol a testa ma il campionato è ancora lungo, lunghissimo e i due bomber non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Si muovono come in una danza, senza mai sopraffare l’uno sull’altro, in un grande gioco di squadra fatto di intesa e personalità.
PRIMI INCONTRI – Come ricorda La Gazzetta dello Sport di oggi, la coppia JP-Simeone è nata più per necessità che per spontanea volontà. All’inizio dello scorso campionato, alla prima gara in casa contro il Brescia, Leonardo Pavoletti, re dei gol realizzati di testa, esce dal campo dolorante. Rottura del crociato, mesi di stop e di recupero. Come rimediare? Andando a prendere dalla Fiorentina quel figlio d’arte, Giovanni Simeone che con la maglia dei viola non stava rendendo così tanto. Nel Cagliari, invece, il Cholito si sblocca, trova il suo equilibrio, inizia a segnare, soprattutto nella parte del campionato post lockdown, nonostante la sfortuna dei tanti gol annullati. Il suo obiettivo ora è di segnare la sua cinquantesima rete in Serie A, di andare a segno proprio contro i bianconeri così come avvenne nel match estivo Cagliari-Juventus.
JOAO MERAVIGLIAO – Di Joao Pedro, ormai, si parla tanto. Sorprende sempre di più la sua voglia di fare, di mettersi alla prova anche in ruolo, quello affibbiatogli inizialmente da Di Francesco, che lo limitava enormemente. Ma JP, che ormai indossa fieramente la fascia di capitano del Cagliari, riesce sempre a diventare il perno intorno a cui ruota tutta la squadra e anche il mister che per lui ha deciso di mettere nel cassetto il 4-3-3. Nella scorsa stagione Joao ha fatto prodezze con 18 gol ma in questa stagione vuole andare oltre e lo sta dimostrando: è il recordman del Cagliari, è diventato il secondo miglior marcatore della storia dei rossoblù, sorpassando calciatori che sono diventati leggende, non solo in terra sarda. Va a bersaglio da cinque partite di fila, cambia esultanza a ogni gol ma una cosa resta sempre uguale: la sua freddezza sotto porta. Non si scompone mai. Questo perché? Perché Joao Pedro sogna di poter indossare la maglia neroverdi, quella del suo amato Brasile e ancora colpisce il fatto che questa chiamata non sia ancora arrivata.
IL CHOLITO SIMEONE – Rispetto al compagno di squadra brasiliano, Giovanni Simeone non spicca sicuramente per la sua freddezza sotto porta ma c’è un’ altra cosa che lo caratterizza: si sacrifica, dà l’anima per la sua squadra. E questo non può che premiarlo: un gol contro il Sassuolo, doppietta contro i granata e le reti contro Bologna e Crotone. A infiammare il suo cuore e sangue cliente da sudamericano è, probabilmente, anche l’amichevole concorrenza che si è creata tra lui e il compagno Leonardo Pavoletti che scalpita, dopo i due pesanti infortuni, per poter tornare in campo. Se il Cholito questa sera segnerà contro la Juve, confermerà ancora una volta la sua capacità di essere letale, preciso. Lui non aspetta altro.
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