2015

Cagliari, l’importanza di imparare a soffrire

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Per la prima volta il Cagliari di Massimo Rastelli si è ritrovato in svantaggio a tempo record. Dopo 40 secondi scarsi, Costa Ferreira mette i rossoblù davanti ad una prova nuova. Perché Storari e compagni, fino a quel momento, non erano mai stati in svantaggio in campionato. I gol presi con Ternana e Avellino sono arrivati dopo i gol cagliaritani. Un banco di prova superato positivamente, considerato anche il turnover voluto dal tecnico campano. La reazione si è vista col passare dei minuti in campo, quando il Cagliari ha pian piano conquistato la supremazia in campo dopo aver subìto i gol. Giannetti e Joao Pedro son riusciti a guidare il gruppo verso la risalita. Una risalita propiziata dal rigore di Giannetti e dall’ausilio di Farias e Melchiorri entrati nella ripresa. Preziosissimo il supporto dell’ex Pescara che, in occasione del 3-1 finale, ha recuperato un pallone che sembrava ormai perso, trasformandolo in un assist prezioso per Farias che, a differenza dello scorso anno, comincia ad inquadrare la porta come un vero attaccante.

 

Ciò dimostra che la mentalità del un gruppo di Rastelli è quella giusta. Dalla panchina, durante i 90 minuti, sono arrivati anche i suggerimenti di Sau e Di Gennaro, sempre più leader dei rispettivi reparti. Serenità, consapevolezza della propria forza – ancora da testare pienamente – e fame di vittoria, fanno del Cagliari una squadra nuova, non solo nei nomi ma nella testa. Sabato arriva il Latina, altro banco di prova per continuare ad inseguire il Livorno in vetta e per tenere dietro Cesena e Spezia. Ci sarà da soffrire anche sabato, ma questo non sembra fare più paura al Cagliari.

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