2014
Cagliari, la salvezza si costruisce in casa. Ma la “casa” dov’è? (VIDEO)
Dopo ventisette partite disputate, il Cagliari edizione 2013-2014 ha raccolto fin qui 29 punti con l’ultimo conquistato a Catania molto importante per il proseguimento del cammino verso l’obiettivo della salvezza. Di questi, ben 22 sono stati conquistati tra “le mura amiche”, solo 7 invece fuori casa. Analizzando l’andamento dei rossoblù in questo campionato, balza subito all’occhio un dato: la squadra di Lopez non ha ancora ottenuto neanche una sola vittoria in trasferta, non considerando traferta le partite “casalinghe” disputate allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste per le note vicende rigurdanti lo stadio cagliaritano.
Il Casteddu fin qui ha disputato 14 partite in casa e 13 partite fuori. Andiamo di seguito a vedere in dettaglio il bilancio di vittorie, pareggi e sconfitte conseguite in casa e i risultati ottenuti lontano dall’Isola.
IN CASA – I 22 punti casalinghi ottenuti dai rossoblù sono frutto di sei vittorie e quattro pareggi nei quattordici incontri disputati. Ciò che è tristemente doveroso sottolineare è il fatto che il Casteddu mai in questa stagione ha giocato propriamente “tra le mura amiche” intendendo con questa epressione il proprio stadio pieno in ogni ordine di posto dei propri sostenitori. Nelle prime giornate del campionato i rossoblù son riusciti a conquistare punti che risulteranno preziosi alla fine in quel del “Rocco” di Trieste che propriamente “stadio amico” non è stato, vedi Cagliari-Inter del 29 settembre scorso. I ragazzi di Lopez riuscirono a strappare un punto alla squadra di Mazzarri nonostante le “avverse condizioni climatiche” sugli spalti “amici”. A Trieste anche il vittorioso esordio contro l’Atalanta e il roccambolesco pareggio (2-2) contro la Sampdoria.
All’ottava giornata, finalmente il ritorno nell’Isola. Al Sant’Elia “la prima volta” è festosa, il Catania è battuto e negli occhi dei tifosi la splendida istantanea di Mauricio Pinilla autore del gol della vittoria stretto in un emozionante abbraccio coi tifosi della curva Nord esultanti. Mezza curva Nord, per intenderci. I “poco meno di 5 mila” ai quali ancora oggi è permesso sedersi sugli spalti dell’incerottato impianto cagliaritano. I tre punti sono poi arrivati anche contro il Torino (alla 12esima), capitan Conti realizza il gol dell’importante successo e corre ad abbracciare il figlioletto a bordo campo come era successo nella passata stagione, contro il Genoa alla 15esima, contro la Fiorentina di misura (1-0) e recentemente contro l’Udinese, il più largo successo ottenuto in questa stagione coi gol di Ibarbo e le “prime volte” di Ibraimi e Vecino. Gli altri due pareggi dei quattro ottenuti “in casa” sono arrivati con il Sassuolo all 14esima (in rimonta dopo che gli emiliani erano stati sul doppio vantaggio) e nel “big match” contro il Napoli alla 17settesima.
Quattro come ricordato le sconfitte interne: quella pesantissima alla decima giornate in notturna contro il Bologna che passa al “Sant’Elia” col risultato di 0-3, contro la Juventus in un match nel quale i rossoblù nonostante il pesante passivo (1-4) sono stati in grado di mettere in difficoltà per buoni tratti della partita i campioni d’Italia e dominatori del campionato in corso. E poi il Milan, altra partita nella quale il Cagliari e i tifosi hanno sognato per almeno settanta minuti il successo sul Diavolo, e infine la recente sconfitta contro il Livorno, cancellata fortunatamente da una mini serie di risultati positivi ottenuti nelle ultime partite contro Inter, Udinese e Catania.
LA CASA DOV’E’? – Va dato un grosso merito alla squadra di Lopez che sta costruendo la sua salvezza nonostante l’ennesimo campionato giocato senza una vera “casa”, nell’accezione sopra ricordata che non rappresenta certo qualcosa di “eccezionale”, tutt’altro. “La normalità”, che purtroppo è ancora per i tifosi della squadra isolana qualcosa di sconosciuto da questo punto di vista.
IN TRASFERTA – Lontano dall’Isola i sette punti arrivano da altrettante partite pareggiate, come ricordato in apertura infatti il Cagliari di Lopez in questa stagione non ha mai vinto in trsferta. Sono punti però ottenunti in stadi con ambienti difficili e in casa di alcune squadre di tutto rispetto. Prestigiosi i pareggi maturati a Firenze (1-1), a Roma (0-0) con super Avramov attore protagonista e a San Siro contro l’Inter due giornate fa, alla 25esima, con il gol del “solito Pinilla” contro i nerazzurri. A questi si aggiungono i pari contro Livorno (1-1 alla quinta), Parma (0-0 alla 16esima), Chievo Verona (0-0 alla 18esima) e ultimo, il pari fondamentale di Catania nell’ultimo match disputato dai rossoblù (ancora Vecino in gol). Per riassumere, solo in 7 occasioni su 13 la squadra è tornata sull’Isola con almeno un punto in saccoccia.
17 FEBBRAIO 2013 – Quanto ormai è lontano questo giorno, non un “giorno qualsiasi”. Infatti, tornando sul punto con cui abbiamo aperto l’analisi, il Cagliari non vince in trasferta ormai da un anno. Il 17 febbraio del 2013 la lontana ultima volta: il Casteddu si imponeva a Pescara con una doppietta del bomber dello scorso campionato Marco Sau pochi giorni dopo (tre per la precisione) l’arresto del presidente Cellino per le note vicende riguardnti l’ormai defunto stadio “Is Arenas” di Quartu Sant’Elena. Poi? Poi mai più fino ad oggi la squadra di Lopez è riuscita a fare bottino pieno lontanto dalla Sardegna.
ARRIVERA’… – Con 11 partite a disposizione da qui alla fine del campionato, sono 6 le occasioni buone per i rossoblù per cercare di sfatare questo tabù. Visto l’andamento fino ad oggi non sarà facile, anche considerando le partite in questione: nell’ordine il Casteddu andrà a far visita a Bologna, Torino, Sassuolo, Genoa, Napoli e Juventus per l’ultima giornata. Forza Casteddu!
Le immagini dell’ultimo e ormai lontano successo in trasferta dei rossoblù: