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Cagliari, l’analisi dei goal subiti

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Il Cagliari cade in casa della Roma per 3-2 allo stadio Olimpico. Ecco l’analisi dei goal subiti dalla formazione rossoblù

Il Cagliari cede il passo alla Roma nell’ultimo match dell’anno solare 2020: allo stadio Olimpico i padroni di casa si impongono, con qualche sofferenza e brivido nel finale, con il risultato di 3-2. Per la formazione isolana a segno nel secondo tempo Joao Pedro prima con un bel destro al volo e successivamente su calcio di rigore a tempo quasi scaduto. Ecco di seguito l’analisi dei goal subiti dal Cagliari.

11’ GOAL DI VERETOUT – Al minuto 11’ l’esterno olandese Karsdorp viene mandato bene in profondità da una grande apertura di Mkhitaryan. Il romanista dopo un controllo cosi cosi riesce a mettere la palla al centro per l’inserimento di Villar che non controlla sul buon pressing di Marin. Il pallone però, complice una deviazione dello stesso Marin, giunge all’altezza del dischetto dove si trova Veretout che può di prima colpire la sfera e spedirla dove Cragno non può arrivare. La difesa del Cagliari sbaglia a schiacciarsi tutta verso la propria porta lasciando il centrocampista giallorosso libero a centro area.

71’ GOAL DI DZEKO – Dopo il ritorno in campo preso con molta leggerezza dalla Roma, che ha pure subito il pareggio del Cagliari per mano di Joao Pedro, i giallorossi ritrovano la serenità e il nuovo vantaggio al minuto 71’. Ibanez sventaglia alla perfezione ancora per Karsdorp, l’olandese con il controllo si allunga anche la palla e lascia sul posto Lykogiannis. Dal fondo Karsdorp mette al centro un forte rasoterra su cui ne Cragno ne Ceppitelli riescono a intervenire, sulla sfera giunge Dzeko che da pochi passi mette la palla in rete. Lykogiannis ingenuo sul controllo di Karsdorp che lo salta con molta facilità, incolpevoli Godin che va in raddoppio e Cragno che in uscita bassa non trova la sfera.

78’ GOAL DI MANCINI – Passano pochi minuti e la Roma trova nuovamente la via del goal, stavolta con Mancini. Sul corner battuto da Veretout la palla giunge sulla testa di Smalling che riesce a saltare grazie al disturbo praticamente nulla del suo marcatore Lykogiannis. Il centrale inglese fa la sponda mettendo al centro dell’area piccola il pallone e trovando Mancini tutto solo, dopo essersi abilmente liberato dalla marcatura non stretta di Ceppitelli che colpevolmente lo perde. Per il difensore ex Atalanta è un gioco da ragazzi pizzicare il pallone da due passi e regalare il doppio vantaggio ai suoi.

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