Cagliari, lontano dagli occhi ma vicino ai cuori - Cagliari News 24
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2013

Cagliari, lontano dagli occhi ma vicino ai cuori

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E si parte… si parte in tutti i sensi: parte il Cagliari, alla volta di Trieste, per giocare la prima di campionato e speriamo una delle ultime partite “in casa”… d’altri. Parte la voglia di calcio giocato,che travolge indistintamente tutti, partono i lavori al Sant’Elia, scenario ieri della sagra del pesce, che, dopo tanto tribolare, non me ne vogliano pescatori e pesci, attende sicuramente scenari più gloriosi!

Parte il conto alla rovescia dei tifosi, per rivedere finalmente la propria squadra, con i propri occhi, nella propria casa.
Partono le moviole, le serate davanti alla tv con una partita ogni ora, i salotti del calcio parlato e i giornalisti improvvisati.

Parte il toto mercato, il toto allenatore, il toto scommesse, il fantacalcio e i litigi tra tifosi sul web, insomma, riparte il carrozzone del calcio in un clima perfettamente Italiano.

Il Cagliari gioca in uno stadio spettrale, si sentono i cori di qualche tifoso bergamasco più vicino a casa sua che a casa nostra.
Solidarietà e calcio: gli Atalantini espongono uno striscione che la dice lunga su come questa vicenda sia vista al di fuori dei confini sardi: “Il tifoso cagliaritano avete calpestato, il loro campionato a Casteddu va giocato.

Un isolato gruppetto di tifosi rossoblu avvolti dalla bandiera dei 4 mori ci fa sentire un po’ come quegli emigrati che a distanza di chilometri da casa hanno un sussulto nel riconoscere qualcosa di “familiare”.

Fischio d’inizio.
Nel primo tempo, il Cagliari c’è, imposta il gioco, fa sua la partita, qualche momento di smarrimento in un secondo tempo con qualche brivido.
E’ il solito fenomeno Sau, dai lampi di genio che solo i campioni sanno avere, e il solito Pinilla, grintoso, coraggioso, agguerrito.
Sul finale e’ il solito Ibarbo, che macina chilometri, scarta giocatori come fossero birilli per poi conclude la propria corsa con gli occhi al cielo.
E il solito Agazzi da brivido…
Il lavoro e’ tanto ,la strada e’ appena all’inizio, ma la squadra promette bene.

Fischio finale e ora è il momento delle ripartenze.
Riparte il presidente, con la sua capigliatura da rockettaro, ripartono quei pochi tifosi, avvolti nelle bandiere, gli unici per i quali il Cagliari lontano da casa è un ricongiungimento con un pezzetto del proprio cuore.
Riparte la squadra, alla volta di Cagliari, con in tasca i tre punti e la voglia di sentir parlare sardo.

In questo valzer di partenze e ripartenze inizia il campionato rossoblu. Buona la prima dicono i giornalisti, ma la vera prima, per noi tifosi deve ancora arrivare, sarà quella in cui le partenze saranno solo quelle per raggiungere lo stadio e ricongiungerci, finalmente, con le nostre passioni.

Per ora ci accontentiamo di vedervi cosi, uniti, compatti, vittoriosi diretti verso casa.
Buon campionato Cagliari!

 

Articolo di Martina Piras

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