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Cagliari, tra galoppate, guizzi e colpi di genio: come Luvumbo ha illuminato San Siro

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Zito Luvumbo è stato uno dei migliori giocatori del Cagliari visto a San Siro contro l’Inter: la sua prestazione

Corri Zito, corri. E Luvumbo prende alla lettera il comando. Sul prato verde di San Siro, il pubblico interista ha visto una freccia con la maglietta bianca fare andirivieni. Zito Luvumbo ha tirato fuori una delle sue migliori prestazioni stagionali contro la capolista del campionato, senza farsi sopraffare dall’emozione di giocare in uno stadio storico per il calcio italiano, dinanzi a spalti stracolmi di tifosi avversari. Zito corre e lo fa con grazia, coraggio e quel pizzico di sprovvedutezza che, si spera, un giorno possa tramutarsi in preziosa esperienza. Luvumbo è, tuttavia, anche e soprattutto questo: acerbo. Elemento da non prendere per il verso sbagliato, bisogna puntualizzare. L’angolano è stato una delle punte di diamante del settore giovanile del Cagliari. Ora, a 22 anni, è un vero e proprio imprescindibile nella prima squadra di Claudio Ranieri. Basti guardare la sua prestazione contro l’Inter, la più recente, dove ha mandato in sovrappensiero i difensori di Simone Inzaghi e gli oltre 70mila di San Siro. Un’autentica scia ipnotica fatta da falcate, guizzi e genialate dell’angolano. Proprio dai piedi (meglio dire fianco, forse) di Luvumbo è partito l’assist vincente per il momentaneo 1-1 di Eldor Shomurodov. E l’uzbeko dovrà offrire, come minimo, una cena al compagno di squadra. Ma il passaggio vincente di Luvumbo per il compagno di reparto è solo la punta dell’iceberg di una prestazione che forse avrebbe meritato maggiormente le luci dei riflettori nel post partita. Una minuscola ingiustizia nel cuore dei tifosi rossoblù che si godono lo stesso i passi (verrebbe da dire, semmai, le falcate) in avanti del numero 77. E Zito continua a correre. Chi lo ferma adesso?

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