Cagliari, M’Poku può accendere la luce

Nella sera di Cagliari–Inter, una delle poche note positive è stata la prestazione di Paul Josè M’Poku.
Il giocatore di origini congolesi ma cresciuto in Belgio ha acceso la luce nel momento buio dei sardi, partecipando a quasi tutte le azioni dei rossoblù. Dotato di grande prestanza fisica, M’Poku ha mostrato anche grande tecnica individuale ed un bel tiro dalla distanza. È il tipo di giocatore che mancava da anni al Cagliari, capace di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica.

Arrivato a gennaio in prestito oneroso con diritto di riscatto dallo Standard Liegi, il giocatore belga ha trovato il gol all’esordio, mandando di testa alle spalle di De Sanctis il pallone del definitivo 1-2 contro la Roma. È entrato anche all’Olimpico di Torino contro i granata, dando brio alle azioni rossoblù senza peró risultare incisivo ai fini del risultato. Le prestazioni positive contro Roma e Torino hanno convinto Zola a schierarlo nell’undici titolare ieri sera contro l’Inter. M’Poku ha per lunghi tratti accompagnato le poche azioni del primo tempo, poi nella ripresa, quando i rossoblù hanno alzato il baricentro, è salito in cattedra mostrando grande personalità e facilità nel saltare l’uomo, o gli uomini, in occasione dei raddoppi nerazzurri.

La sensazione è che l’ex Standard Liegi sia stato il vero colpo di gennaio, l’uomo che potrebbe garantire imprevedibilità alle trame offensive. Inoltre, tatticamente è un giocatore molto utile, in quanto puó svolgere il ruolo di trequartista, come nel match contro l’Inter, quello di seconda punta, come si è visto a gara in corso, e di esterno offensivo in un tridente. Nel gennaio 2008 arrivarono, alla corte di un Davide Ballardini alle prese con una salvezza quasi impossibile, Storari, Cossu e Jeda. A distanza di sette anni è arrivato un portiere altrettanto affidabile come Brkic ed un ragazzo che a Jeda somiglia, più che per ruolo e caratteristiche, perchè anche quel Cagliari aveva bisogno di un giocatore capace di spostare gli equilibri.