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Cagliari, Marco Mancosu torna a sorridere: il calciatore sardo ha sempre preferito il campo alle chiacchiere

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Marco Mancosu, trequartista del Cagliari, torna finalmente a sorridere dopo un lungo infortunio che l’ha tormentato diverse settimane. Il calciatore sardo, ovunque abbia giocato, dall’esperienza con il Benevento alla favola Lecce, fino al grande ritorno sull’isola, ha sempre preferito rispondere sul campo e mettere da parte le chiacchiere. Con lui, nella giornata di ieri, anche i rossoblù ritrovano serenità vincendo proprio contro i sanniti

Marco Mancosu, trequartista del Cagliari, torna finalmente a sorridere dopo un lungo infortunio che l’ha tormentato diverse settimane. Il calciatore sardo, ovunque abbia giocato, dall’esperienza con il Benevento alla favola Lecce, fino al grande ritorno sull’isola, ha sempre preferito rispondere sul campo e mettere da parte le chiacchiere. Con lui, nella giornata di ieri, anche i rossoblù ritrovano serenità vincendo proprio contro i sanniti.

Spirito sardo

Mancosu è un prodotto del settore giovanile del Cagliari; le sue doti tecniche, già notevoli nei campionati di competenza del vivaio, unite ad uno spirito tutto sardo, mai arrendevole, perseverante e tenace, ed una dedizione al lavoro e gioco di squadra indiscutibili, gli consentono di arrivare in prima squadra nel calcio dei grandi. L’esordio, contro l’Ascoli, nella stagione 2006/2007 gli regala anche la prima gioia del gol nel massimo campionato italiano. Dopo le brevissime parentesi a Rimini, Empoli e Siracusa, Mancosu decide di spostarsi in Puglia, al Lecce. Allo Stadio Via del mare scriverà alcune tra le pagine più belle e commoventi della storia giallorossa.

Lecce: tra gli eroi del Via del mare

Con la società salentina Mancosu ha giocato dal 2016 al 2021, ed è riuscito ad affiancare il suo nome a certi personaggi come Luis Muriel e Valeri Bozinov; non solo dati alla mano, ma anche in virtù di quello che il giocatore riuscirà a trasmettere alla piazza. Con lui, arrivato per disputare il campionato di Lega Pro, i giallorossi sfiorano il primo anno la risalita in Serie B, e la ottengono l’anno dopo, durante la stagione 2017/2018. Il trequartista sardo riesce a conquistarsi la fascia da capitano dopo la partenza di Lepore, e diventa a tutti gli effetti il leader e trascinatore della squadra. Non solo; i numeri sono emblematici: nella stagione 2018/2019, il Lecce si qualifica secondo e ottiene il tanto desiderato ritorno in Serie A. Mancosu è assoluto protagonista e contribuisce con 13 gol e 6 assist in 34 presenze. Nel massimo campionato italiano il Lecce sprofonda nuovamente nel campionato cadetto, ma il campionato del trequartista sardo è ottimo: segna 14 gol. Pochi altri nei massimi campionati europei hanno fatto tanto come centrocampisti nello stesso anno. E difatti, la stagione successiva Mancosu arriva a quota 50 gol con la maglia giallorossa diventando il centrocampista più prolifico della storia del club salentino. Nel calcio di oggi, è noto, la riconoscenza non è più un valore, e quando le cose iniziano a farsi difficili, il rapporto tra società e giocatore (che ha accettato di rimanere ma ha ammesso di avere bisogno di riflettere) vacilla. Quando nella gara di ritorno dei playoff contro il Venezia per salire in Serie A, Mancosu sbaglia il rigore che avrebbe potuto far esplodere il Via del mare, il più deluso e amareggiato è lui. Come sempre fino a quel momento, Mancosu subisce le critiche con eleganza e lascia che a parlare sia il campo, accettando il verdetto e chiudendo definitivamente la favola salentina.

Il ritorno sull’isola

Dopo una breve parentesi con la Spal (34 presenze e 6 gol), nell’agosto 2022 decide di tornare nella società che l’ha lanciato nel grande calcio, il Cagliari. Con la maglia rossoblù segna il primo gol della stagione contro il Cittadella, in una gara vinta in rimonta. Il trequartista è il leader della squadra dopo i veterani Leonardo Pavoletti e Nahitan Nandez. A lui i rossoblù si affidano nei momenti di difficoltà, come nella sfida pareggiata sul campo della capolista Frosinone, dove Mancosu entra nel finale e con esperienza e qualità permette alla squadra di portare a casa un punto preziosissimo. Poi l’infortunio al soleo. Il giocatore subisce anche qualche critica perché fatica a tornare disponibile nell’immediato; come sempre, non si ode mai una parola fuori posto, e il rossoblù continua a lavorare sodo per cercare di tornare utile ai compagni il prima possibile. Accade proprio quando gli isolani devono fare a meno di Pavoletti e Nandez, entrambi costretti ai box da un infortunio. Mancosu sa che deve prendersi la squadra sulle spalle, che questa volta tocca veramente a lui. E lo sa anche Claudio Ranieri, che lo schiera dal primo minuto nella gara contro il Benevento. I rossoblù vincono e convincono. Perché ieri non era necessario essere belli, ma essere forti. Ed il Cagliari ieri è stato forte; più delle critiche, più dei dubbi e degli spettri che non vogliono lasciare in pace i sardi da più di un anno. E nel momento in cui c’è stato bisogno di essere risoluti e veri guerrieri, riecco Marco Mancosu.

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