2014
Cagliari-Milan, promossi e bocciati. Tornare a lottare da subito
Amarezza. La stessa che i tifosi hanno provato per Cagliari-Juventus. La partita col Milan, proprio come quella contro i bianconeri di Antonio Conte, ha fatto emergere un Cagliari dai due volti. Una squadra, al primo tempo, capace di mettere in seria difficoltà Kaka’, Balotelli e compagni ma allo stesso tempo, nella ripresa, una squadra che non è riuscita a mettere il sigillo a una gara che sembrava a portata di mano, riuscendo a buttare al vento rossonero tre punti che alla classifica del Cagliari servivano come il pane.
PROMOSSI – Marco Sau torna al gol che mancava proprio dall’ultima vittoria dei rossoblù in casa contro il Genoa, l’8 dicembre 2013. Un gol che vale quantomeno una speranza che possa essere il primo di una lunga serie. Perché ormai, conti alla mano, ciò che conta d’ora in avanti sarà vincere. Poco spazio per le analisi, i giudizi e le speranze. Al Cagliari servono punti veri, che vanno conquistati a suon di gol. Fino a quel maledetto 41′ minuto della ripresa la squadra di Lopez ha tenuto testa a un Milan che non sembrava certo irresistibile, nonostante i nomi in campo. Pressing alto, fraseggi stretti, esterni fluidificanti, specialmente Francesco Pisano che ha disputato forse la miglior partita di tutta la stagione fino a questo momento.
BOCCIATI – Maledetto 41′ minuto, dicevamo. Contro la Juventus ci ha pensato Marchisio con la complicità di Adan (che ha appena firmato col Betis Siviglia, tanti auguri), stavolta è stato Balotelli, grazie un regalo confezionato dalla mano di Cabrera, a dare inizio alla disfatta dei rossoblù. Da quel preciso momento il Cagliari è andato in pallone. La zampata finale l’ha messa Pazzini su corner di Honda. Tutto questo è stato un film già visto contro la Juventus. Un film che inizia a preoccupare e che riflette sulla classifica dei rossoblù in maniera assai negativa.
Cosa hanno in comune: Cagliari-Atalanta (2-1), Fiorentina -Cagliari (1-1), Livorno-Cagliari (1-1), Cagliari-Catania (2-1), Cagliari-Sassuolo (2-2) e Cagliari-Genoa (2-1)? In queste gare il Cagliari è sempre andato sotto nel risultato, riuscendo però a reagire. In queste partite il Cagliari ha totalizzato ben 12 punti, più della metà dei punti in classifica. Ciò sta a significare che il Cagliari nel girone d’andata è stato capace di non crollare quando tutto sembrava andare per il verso sbagliato. Ragion per cui questo fa pensare che si possa trattare di una questione puramente mentale, su cui Lopez deve lavorare sodo. Un’altra cosa in comune a tutte queste partite è che in campo c’è sempre stato Radja Nainggolan.