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Cagliari, il 3-5-2 a due facce di Semplici: più marcatori ma meno bomber in area
Il tecnico Leonardo Semplici ha applicato il modulo 3-5-2 al Cagliari: la nuova manovra ha portato sette gol nelle ultime cinque partite
La Gazzetta dello Sport questa mattina dedica ampio spazio al 3-5-2 portato da Semplici a Cagliari. Nelle ultime ore sotto attacco è finita la costruzione offensiva dei rossoblù. Specie dopo i tanti errori sotto porta contro i ragazzi di Italiano che sono costati almeno il pareggio. E in effetti guardando ai numeri i sardi sono la quintultima forza del campionato per gol realizzati (31): peggio fanno Udinese e Genoa (30), Benevento (28) e Parma (26). Ma soprattutto il Cagliari è la quartultima squadra dell’attuale Serie A per marcatori diversi. Sono solo 11 i nomi a tinte rosse e blu capaci di segnare in 28 giornate in stagione. Solo Crotone (10), Parma (9) e Lazio (9) hanno mandato a rete meno giocatori fino a qui.
Dei 31 gol rossoblù quasi la metà porta un’unica firma, quella di Joao Pedro. Il brasiliano è a quota 13. In pratica il 42% delle reti è arrivata grazie al numero 10. Dopo Joao per gol in A in casa Cagliari troviamo Simeone con 6 (cinque nelle prime sei giornate e l’ultima alla ventisettesima contro la Juve), poi il trio Pavoletti, Lykogiannis e Sottil con 2, e a seguire Marin, Nandez, Godin, Pereiro, Nainggolan e Rugani, tutti con una marcatura. Qualcosa però nel passaggio dal Di Fra a Semplici è cambiato.
Il 3-5-2 del tecnico toscano ha portato sette gol nelle cinque partite giocate con lui. Nelle precedenti cinque gare con DiFra in panchina i sardi ne avevano realizzato appena uno. Quello di Joao Pedro, di testa, contro il Sassuolo (1-1). In totale con l’allenatore pescarese, il Cagliari ha segnato con otto diversi giocatori in 23 partite disputate: Joao Pedro, Simeone, Pavoletti, Marin, Nandez, Sottil, Godin e Lykogiannis. Ma nelle ultime dieci sfide prima dell’esonero, la squadra di Di Francesco aveva realizzato appena cinque reti e tutte sempre e solo con Joao.
La Rosea spiega che con Semplici è arrivata una maggiore coralità offensiva: sei marcatori diversi (Joao Pedro, Pavoletti, Nainggolan, Pereiro, Simeone e Rugani) in cinque gare di campionato. Insomma, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Una cosa però è chiara: da quando c’è Semplici l’attacco rossoblù sembra avere più frecce a disposizione nel proprio arco rispetto al recente passato.