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Cagliari, Munari: «A disposizione di squadra e mister. Vogliamo battere qualche big in casa»
E’ appena terminata la conferenza di Gianni Munari nella sala stampa del Cagliari 1920 Store di Largo Carlo Felice. Il centrocampista rossoblù ha parlato a 360° della sua avventura in rossoblù, degli obiettivi della squadra e del prossimo avversario, il Genoa di Juric e Rincon.
«Inizialmente dovevo andare via, la società aveva fatto delle scelte ed ero già pronto con le valigie», ha esordito Gianni Munari. «Ho fatto di tutto fin da inizio ritiro per restare. L’anno scorso ho avuto alcuni problemi fisici, probabilmente perché non avevo fatto la preparazione con la squadra visto che in carriera raramente ho avuto infortuni muscolari. Il mister e il presidente alla fine hanno deciso di tenermi e li ringrazio. Io sto bene qua, anche se ho solo un anno di contratto. Molte squadre di B mi hanno offerto anche contratti di tre anni, ma io e la mia famiglia stiamo bene qui. Voglio dare il mio contributo e mettere a disposizione tutta la mia esperienza. Sono uno dei giocatori più grandi e cercherò di aiutare un po’ tutti».
I MODULI – «Il 3-5-2? L’abbiamo provato solo nelle ultime uscite, credo soprattutto per l’infortunio di Joao Pedro. Senza il trequartista il mister ha scelto questo modulo che conosce molto bene visto che l’ha usato spesso in carriera. Con il 3-5-2 per noi centrocampisti ci sarà più spazio perché ci sono più posti. In generale dobbiamo migliorare ancora, contro la Spal abbiamo vinto 5-1 ma abbiamo avuto anche alcune difficoltà».
DI NUOVO LA SERIE A – «La mia ultima partita in Serie A risale a tre anni fa, Lazio-Parma, se non ricordo male. La Serie A la ritrovo competitiva, soprattutto per noi che dobbiamo salvarci ogni partita sarà difficile. Mi aspettavo di tornarci a giocare. Dopo Parma avevo diverse richieste dalla Serie A, ma ho scelto di fare l’esperienza in Inghilterra con il Watford. Con il fallimento del Parma sono dovuto restare a casa per un po’ finché non è arrivata l’opportunità Cagliari. Il mercato? La società ha fatto una campagna acquisti importante. Abbiamo preso 4-5 giocatori di qualità. Il nostro obiettivo? A me piacerebbe vincere il campionato, come a tutti, ma sappiamo bene che dobbiamo pensare a mantenere la categoria».
L’AVVERSARIO – «Juric? È un allenatore bravo e preparato. Ha un’ottima squadra con giocatori importanti. Noi dovremo negargli il gioco sulle fasce e ripartire con le mezzali. Sarà una gara aperta. Le squadre che allena lui giocano e fanno giocare».
LA SQUADRA – «Di Gennaro? Ha fatto bene negli ultimi anni, ha avuto qualche infortunio e un po’ di sfortuna che gli sono costati alcune stagioni in Serie A. Per quanto riguarda me, io non sono il suo vice, o il vice-Padoin o il vice-Ionita. Do il mio contributo ovunque il mister mi faccia giocare, in passato ho giocato anche a due a centrocampo e per me non è un problema. Quello che mi stupisce più di questo gruppo è la professionalità e la disponibilità. Dessena spende sempre belle parole per questa squadra e non lo fa tanto per dire. Melchiorri? È un giocatore che ci serve molto. Non a caso lo volevano 10-12 squadre di B. La motivazione è la sua arma principale e ieri è stato bello rivederlo in campo. Aspettiamo presto anche Dessena».
Chiusura sulle promesse alla tifoseria e sul suo futuro: «Regalare più soddisfazioni possibili ai tifosi, magari battendo qualche big in casa. Sappiamo che a Cagliari ci sono tanti tifosi del Cagliari ma anche tifosi di Juventus, Inter, Milan e queste squadre qua. Noi cercheremo di fare un torto a questi tifosi e regalare soddisfazioni ai nostri. Ricordi del derby di Genova? Uno non molto bello. Un gol sbagliato sotto la curva contro Frey, anche se alla fine abbiamo vinto 3-1. Futuro da allenatore? Quando raggiungi una certa età badi più agli aspetti tattici e non nego che mi piacerebbe allenare, soprattutto insegnare ai giovani. Ma non mi sento già vecchio, sono ancora giovane».
Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Roberto Carta