2015
Cagliari, numeri da capogiro: le statistiche del primato rossoblù
Quando una squadra si trova in cima alla classifica c’è sempre un fattore decisivo desumibile dalle statistiche. A seconda delle latitudini e delle categorie, di volta in volta la chiave può essere rappresentata dalla miglior difesa, dall’attacco più prolifico o da medie comunque superiori a quelle delle avversarie.
Il caso del Cagliari, capolista in Serie B con quattro punti di vantaggio su Bari e Crotone, è uno di quelli in cui confluiscono più primati numerici dopo quattordici giornate: il miglior attacco, una difesa fra le meno battute, un rendimento interno semplicemente perfetto; tutto ciò anche senza entrare nel merito di altre più organiche considerazioni come la crescita individuale e collettiva che sta vivendo la squadra di Rastelli.
ARTIGLIERIA PESANTE – L’attacco del Cagliari ha segnato 30 reti, oltre due di media a partita. Un bottino impressionante che vale il primato assoluto con cinque gol più del Crotone, sette più dell’Avellino (che ne ha però subite altrettante), otto più del Cesena e nove più del Pescara. Le altre si trovano a dieci e più reti di distanza. Il tesoretto dei rossoblù è frutto delle marcature di dieci giocatori diversi, segno evidente del fatto che i meriti anche offensivi vanno redistribuiti su tutta la profondità del campo. Quando le punte pure non vanno a segno c’è chi approfitta comunque degli spazi aperti là davanti, vedasi Joao Pedro con le sue recenti doppiette o le marcature derivate dagli inserimenti dei centrocampisti e difensori.
MURA SOLIDE – A far da specchio al rendimento offensivo, si segnala la rapida crescita del fattore difesa. Se nella primissima fase del campionato la solidità dalla cintola in giù sembrava l’aspetto meno brillante, le ultime giornate hanno segnato un’accelerazione decisa del pacchetto arretrato. Al momento la retroguardia del Cagliari è la terza del campionato con dieci gol subiti, dietro soltanto alle leggendarie barricate di Bisoli e al Novara. Il dato, combinato con quello dell’attacco, fa ottenere una differenza reti impressionante: più venti.
BASTIONE SANT’ELIA – Ultimo ma non ultimo è il computo dei punti ottenuti in casa, ben 24 sui 32 complessivi. Otto successi in altrettante gare sono evidentemente il massimo bottino possibile, una cavalcata casalinga che non ha eguali in Europa a livello di cadetterie. Il fortino rossoblù ormai fa tremare le ginocchia dell’avversario di turno, consapevole di scontrarsi con una squadra capace di una media di quasi tre gol segnati a partita e meno di uno subìto.
I numeri insomma restituiscono l’idea di un Cagliari da primato, esattamente come rispecchiato dalla classifica. La media punti complessiva tenuta finora da Dessena e compagni porterebbe, proiettata su 42 partite alla mostruosa quota di quasi 96 punti finali. Ovviamente il campionato non è finito lunedì sera, la strada è lunga e le trappole della B sono dietro ogni angolo. Ma la marcia è lanciata, sta alle inseguitrici adesso non perdere le tracce della capolista.