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Cagliari, due passi indietro nel momento sbagliato
Dall’euforia dei due successi consecutivi allo sconforto delle due sconfitte di fila: il Cagliari sospeso fra certezze e incertezze
Appena otto giorni fa in casa rossoblù si respirava un’aria pulita ed esaltante, forse la migliore dell’ultimo lustro. Il gioco ostentato con sfacciataggine a San Siro, la pragmatica vittoria con il Crotone e la splendida prova di personalità offerta in casa della Spal avevano messo a posto la classifica e fatto intravedere una solidità che faceva fregare le mani in vista degli impegni successivi. Già, perché le due sfide casalinghe in rapida successione – contro avversari alla portata – potevano diventare un trampolino verso il limbo della graduatoria e trasformare un’intera stagione. Ma qui il nastro si ferma e il film prende un’altra piega, il doppio bonus non solo non è stato sfruttato appieno, ma addirittura non è riuscito a smuovere la classifica nemmeno di un misero punticino. Sassuolo prima e Chievo poi hanno profanato la Sardegna Arena, e se ai neroverdi ci sono voluti due rigori la resistenza del Cagliari è stata ancor meno robusta ieri. Tanti i fattori in gioco, dalla condizione atletica nella settimana delle tre partite al logorio muscolare di chi stava mettendo minutaggio nelle gambe (vedi Pavoletti, ma non solo) e si è trovato a incepparsi. Ora la squadra di Rastelli riparte da zero, anzi da sei: tanti sono i punti raccolti finora, uno a partita e dunque quasi una media salvezza. Ma il bonus è già giocato, ora il campionato prevede due trasferte proibitive come quelle in casa di Napoli e Lazio, con in mezzo la parentesi casalinga contro il Genoa. I passi indietro sono arrivati nel momento peggiore, adesso per riprendere la giusta marcia bisogna ritrovare quella fiducia e quella compattezza che si erano intraviste poco più di una settimana fa.