2014
Cagliari, per sfatare il tabù trasferta servono i gol degli attaccanti
Si avvicina il match di domani pomeriggio allo stadio “Dall’Ara”, dove il Cagliari affronterà il Bologna in un delicato scontro salvezza che rappresenta forse il crocevia più importante della stagione per la squadra di Diego Lopez. Dopo la sconfitta di domenica scorsa con la Lazio, infatti, per i rossoblù la sfida con gli emiliani potrebbe aprire scenari molto differenti: conquistare punti permetterebbe infatti di mantenersi a distanza di sicurezza dalla zona rossa della classifica, perdere potrebbe significare invece essere risucchiati nella bagarre salvezza e soffrire fino al termine della stagione.
Al di là dell’importanza del match, i rossoblù si presentano a Bologna nell’intento di sfatare il tabù trasferta: il Cagliari infatti non vince lontano dalle mure amiche dal lontano 17 febbraio 2013 – 0-2 a Pescara grazie alla doppietta di Sau – e in questa stagione non ha ancora conquistato una vittoria esterna. Come se non bastasse, quello rossoblù detiene il poco invidiabile primato di attacco meno prolifico dell’intero campionato nelle gare in trasferta, con appena 6 reti in 13 partite disputate.
E’ ovvio dunque che i primi ad essere messi sul banco degli imputati siano gli attaccanti, ma occorre dire che il reparto avanzato rossoblù, nonostante la qualità e la varietà di soluzioni in grado di offrire ha faticato a trovare la via della rete durante l’intera stagione. La sensazione è che il potenziale non sia stato sfruttato nel migliore dei modi, sebbene Lopez abbia spesso e volentieri mischiato le carte a sua disposizione in avanti, non risparmiando in alcune occasioni delle vere e proprie sorprese.
Difficile, alla vigilia delle gare, decifrare gli orientamenti del tecnico uruguaiano, ma le indicazioni arrivate dall’amichevole di metà settimana danno Sau e Ibarbo favoriti per l’undici titolare. Pattolino condivide con Pinilla la palma di miglior realizzatore rossoblù con 5 reti e dopo un periodo di appannamento, contro il Muravera è apparso in palla mostrando tutti i pezzi migliori del suo repertorio. Il colombiano invece ha messo a segno appena 3 reti in questa stagione al pari di Nenè, titolare domenica scorsa contro la Lazio, mentre il macedone Ibraimi aspetta ancora una chance da titolare.