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Cagliari, quale modulo per fermare il Napoli?
Tanti dubbi e poche alternative. Non sarà facile per il tecnico del Cagliari mettere in piedi la corazzata anti Napoli
Sarà un Cagliari con un attacco decimato, quello che si presenterà domenica al S. Paolo. Salvo un recupero in extremis di Farias o Pavoletti, ci sarà solamente Sau a guidare il reparto più offensivo. Melchiorri è tornato finalmente a disposizione, ma è reduce da un infortunio di lunga durata che non permette ancora di fare affidamento su lui, e Giannetti potrebbe rappresentare un cambio utile a gara in corso. Ecco che allora Rastelli dovrà costruire la squadra che si muoverà dietro al solitario attaccante di Tonara. L’ipotesi più probabile è quindi quella che vedrà il Cagliari schierato con un 4-4-1-1, con Joao Pedro alle spalle di Sau. Ma il tecnico rossoblù potrebbe stupire tutti, come più volte è accaduto in passato, e presentarsi al cospetto del Napoli con lo stesso 4-4-2 visto a S. Siro con il Milan, e in questo caso il duo Sau-Giannetti sarebbe la scelta obbligata.
L’altra matassa da sbrogliare è a centrocampo. Cigarini pare ormai essersi preso il posto da titolare in regia, mentre Ionita e Barella hanno blindato la loro posizione in mediana. Resta quindi un solo posto, e molto probabilmente sarà Faragò ad aggiudicarselo, entrato ormai nelle grazie di Rastelli che spesso sfrutta la sua versatilità. Poche possibilità si intravedono invece per Dessena, utilizzato col contagocce e solo come polmone per far rifiatare i compagni affaticati. In difesa, a bloccare le incursioni della scatenata banda di Sarri, non ci sarà lo squalificato Pisacane, ma ci si aspetta la riconferma di Padoin, Andreolli, Capuano e Miangue, con l’incognita Romagna al posto di Capuano, per lasciare invece a quest’ultimo la fascia sinistra a discapito del terzino belga. Nulla però vieta di pensare che Rastelli abbia in serbo una delle tante sorprese a cui ci ha ormai abituato. D’altronde, le premesse per un azzardo ci sono tutte.
Carolina Cugusi