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Cagliari, quali sono le principali sfide che dovrà affrontare il nuovo tecnico rossoblù
Cagliari: quali sono le sfide più difficili che dovrà affrontare il nuovo tecnico rossoblù. Eredità di Ranieri in primis
Il Cagliari si gode la salvezza nel campionato di Serie A 2023/2024, prima di intervenire nelle operazioni estive per preparare la nuova stagione 2024/2025. La società, però, sta sondando il terreno degli allenatori per cercare di capire chi potrebbe essere il sostituto ideale di Claudio Ranieri sulla panchina rossoblù. Una missione difficile quella del nuovo tecnico, che dovrà affrontare numerose sfide una volta approdato in Sardegna. L’eredità lasciata dall’allenatore romano è pesante da sopportare e da portare avanti. In due anni Ranieri ha rimesso in piedi una squadra che, a metà anno della scorsa stagione, in Serie B, sembrava condannata a rimanere un altro anno nel campionato cadetto. Nella stagione appena trascorsa, i rossoblù hanno ottenuto una salvezza alla penultima giornata, grazie anche a clamorose rimonte (ormai celebre quella contro il Frosinone alla Domus dallo 0-3 al 4-3).
Alcuni giocatori importanti potrebbero salutare il club, attualmente non è chiaro il futuro di Yerry Mina e Gianluca Lapadula. Uno dei senatori più carismatici, l’uruguaiano Naithan Nandez, ha già lasciato e giocherà in Arabia Saudita dalla prossima stagione. La società isolana potrebbe inoltre valutare offerte per giocatori che si sono messi particolarmente in mostra, come Alberto Dossena. La difesa, pertanto, potrebbe essere il primo reparto su cui dovrà andare a cercare interpreti il nuovo tecnico. Una delle sfida maggiori, però, sarà senz’altro riuscire a creare quel senso di gruppo, di attaccamento alla maglia, che da un po’ non si vedeva nel Cagliari, e che Claudio Ranieri ha contribuito massimamente a ricostruire. A centrocampo il giovane Matteo Prati, autore della rete del vantaggio contro il Sassuolo nella sfida salvezza, dovrà essere valorizzato al massimo e spiccare il volo. Come lui, i rossoblù hanno tanti giovani interessanti. La vetrina del massimo campionato italiano è l’ideale, ma anche un palcoscenico difficile, come ampiamente provato sulla propria pelle quest’anno da alcuni giocatori isolani.