2014

Cagliari, quanto manca Nainggolan. Chi sarà l’erede del Ninja?

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Le ultime prestazioni del Cagliari, e in particolare la sconfitta casalinga di domenica scorsa con il Livorno, hanno messo in evidenza i limiti tecnici e caratteriali che sin qui hanno caratterizzato la stagione che avrebbe dovuto certificare le ambizioni della squadra rossoblù, che invece si ritrova a galleggiare pericolosamente al di sopra della zona retrocessione, in un contesto inevitabilmente influenzato dalla questione stadio ancora irrisolta e dalle voci relative alla cessione del club.

 

Al di là delle vicissitudini estranee al campo, tuttavia, nell’analizzare il delicato momento che  sta attraversando in campionato la squadra di Lopez, che ha racimolato quattro sconfitte nelle ultime cinque gare vedendo così ridursi il margine accumulato sulla zona retrocessione, non si possono trascurare le difficoltà incontrate dai rossoblù sul piano del gioco, ancor più messe a nudo dalle assenze tra infortuni e squalifiche e da un mercato invernale che ha lasciato in eredità il vuoto prodotto dall’addio di Nainggolan. Chi tra gli uomini a disposizione di Lopez sarà in grado di raccogliere l’eredità del Ninja sino al termine della stagione, in attesa di capire quali saranno i prossimi sviluppi societari e quindi anche le scelte per il futuro in chiave di mercato?

 

QUANTO MANCA IL NINJA – L’assenza del centrocampista belga, se sulla carta è stata colmata sul piano numerico, in pratica non è stata ancora sopperita sul piano tecnico e della resa in campo. La partenza di Nainggolan ha privato il Cagliari di una pedina estremamente importante nello scacchiere di Lopez. La duttilità del belga, capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli del centrocampo, e le sua capacità sia nel recupero della palla che nella costruzione del gioco sono caratteristiche che sinora gli altri centrocampisti a disposizione del tecnico uruguaiano non hanno saputo far dimenticare, anche se occorre dire che alcuni elementi a disposizione di Lopez possiedono qualità diverse rispetto all’ex compagno.

 

EKDAL L’EREDE? – Al momento, è Ekdal ad aver raccolto l’eredità del belga nello scacchiere titolare: il centrocampista svedese è stato senz’altro uno dei più positivi tra i rossoblù in questo momento delicato, anche se pure lui si è perso nel deserto della pessima prestazione offerta dai rossoblù con il Livorno. Rispetto a Nainggolan poi è meno incisivo in fase di interdizione e più portato alla fase propositiva, ma ha comunque dimostrato di poter essere un degno successore seppure con una diversa interpretazione del ruolo.

 

ERIKSSON & CABRERA GIU’ – Lo svedese non ha saputo dare continuità alle buone prestazioni mostrate qualche mese fa e ora sembra aver perso posizioni nelle gerarchie di Lopez; l’uruguaiano è stato invece più volte promosso dal tecnico nonostante abbia quasi sempre tradito la fiducia dello stesso allenatore con prestazioni a dir poco negative e inoltre per caratteristiche tecniche e fisiche non sembra poter prendere il posto di Nainggolan.

 

VECINO, LA NEW ENTRY – Il mercato poi ha portato in dote il giovane uruguaiano Matias Vecino dalla Fiorentina, che quando è stato chiamato in causa ha fatto intravedere buone cose, sia sul piano del dinamismo che negli inserimenti, dote che manca alla squadra di Lopez: contro il Livorno è tornato in panchina, ma potrebbe essere provato con maggiore continuità nel ruolo di interno sinistro, una volta che si sarà integrato meglio negli schemi dell’allenatore.

 

TABANELLI, IL RITORNO – Il centrocampista romagnolo, vero e proprio tormentone del mercato invernale del Cagliari, è tornato in rossoblù dopo che il suo passaggio in prestito al Leeds, per volere del presidente Cellino, che all’inizio della prossima settimana potrebbe chiudere ufficialmente l’acquisto del club inglese, è stato respinto dalla Football League. L’ex Cesena, potrebbe essere una soluzione in più per il tecnico: è a disposizione di Lopez, ha tanta voglia di giocare e si è messo in evidenza nella partitella in famiglia di giovedì. Per il “Taba” potrebbe dunque arrivare la chance della prima convocazione per la trasferta di Milano dove Lopez dovrà trovare per forza delle soluzioni complice l’assenza di Capitan Conti per squalifica. 

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