2015

Cagliari, Rastelli allontana i playoff: «Subito in A»

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Non parlate a Massimo Rastelli di playoff. L’allenatore ha già tracciato per il Cagliari la strada, che prevede un percorso diverso: «Non scherziamo: dobbiamo fare almeno 75 punti e andare in A tra le prime due», ha dichiarato il tecnico ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

 

Per il successo servono diversi ingredienti, tra questi umiltà: «Non mi mette pressione che ci ritengano la Juve della B. Non mancheranno passaggi complicati dove maturità e forza del gruppo faranno la differenza. Qui ho trovato sensazioni giuste, in campo e fuori. L’ambiente è basilare, il pubblico sarà decisivo e si è visto in Coppa a Trapani: bolgia infernale per due ore, ma noi bravi per carattere e personalità. Con Storari straordinario: ha parato tre rigori avendo alle spalle seimila tifosi scatenati».

 

Rastelli poi volge lo sguardo al mercato: «Ho chiesto due pedine per ruolo, ci sarà spazio per tutti. Con l’arrivo di Cerri e il rinnovo di Farias siamo a posto. Il ragazzo è stato bravo ad accettare e la società ha saputo accontentarlo. Se parte Benedetti qualcosa faremo. La società mi sta accontentando, vedremo. Donsah? Giovane, forte, inesperto per gestire cose più grandi di lui. Avremo ricambi adeguati, a partire da Tello».

 

L’allenatore del Cagliari comincia già a vedere qualcosa di come intende il calcio: «La squadra è propositiva, cerca la palla, la riprende e non la spreca. Ringrazio nuovi e veterani: c’è sacrificio. Il mio messaggio? Reparti corti e in equilibrio, senza la palla. Quando l’abbiamo noi, voglio rapidità e inventiva. Chi può far saltare il banco col dribbling è Farias. Anche Barella promette bene. E’ giovane, ma arriverà».

 

Infine, sulla Sardegna: «Ci vengo da anni. La città è un mix di educazione, clima e entusiasmo che aiuta».

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