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Cagliari: l’ora di Pereiro, l’uomo fuori dal tempo
Cagliari: l’ora di Pereiro, l’uomo fuori dal tempo. Gli infortuni potrebbero ritagliare spazio per l’uruguagio, un giocatore ancora indecifrabile
C’è stata un’era, incastonata tra gli anni di Bosman e della Serie A a 18 squadre e 24 carati, in cui un giocatore come Gaston Pereiro avrebbe fatto diventare pazzi i presidenti di mezzo stivale. Erano gli anni dell’irresistibile fascino del bello ed indolente, di un Berlusconi che si svenava volentieri per El Bichi Borghi o di un Lecce che faceva all-in su Gaucho, all’anagrafe Luis Carlo Toffoli.
Gaston è un giocatore semplicemente fuori dal tempo e dalle idee, vive nel suo iperuranio calcistico fatto di spezzoni di gara e mancini a giro a cercare il secondo palo e una dimensione. Appartiene a quella categoria di giocatori senza una reale collocazione in campo, quelli che là davanti sono un po’ tutto e sono un po’ niente, che nella migliore delle ipotesi strappano un ingaggio all’Arsenal e nella peggiore finiscono a giocare dieci minuti quando si mette male male. Ali per mal riposta vocazione, trequartisti per esclusione, seconde punte per disperazione.
Uno come Pereiro fa fatica a trovare il secolo giusto, figuriamoci a trovare l’istante buono. Eppure, occorre dirlo, il suo Carpe Diem sussurrato all’orecchio da John Keating l’uruguagio l’aveva colto. Anzi, stra-colto. Nella memoria e nell’usura delle corde vocali resta la rabbiosa esultanza di Alberto Cerri a marchiare la salvezza nel silenzio assordante di Cagliari-Parma, ma spesso ci si dimentica che senza la lucida follia del Celeste forse oggi i rossoblù giocherebbero in Serie B.
Oggi, per caso come allora, potrebbe toccare a lui. I tanti infortuni potrebbero dare una spinta a Gaston Pereiro, l’anti Mazzarismo applicato, che potrebbe trovare spazio contro la Roma. Difficilmente dal primo minuto, più probabilmente a gara in corso. Eppure uno come lui non aspetta il suo momento. Il suo tempo tende a Dalì e ai suoi molli orologi, ma se il suo momento ha la fortuna di incontrarlo, Gaston ha ancora un mancino in grado di versificare. Indolentemente.