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Cagliari, abbondanza e duttilità: Zenga prepara il tour de force
Calendario finalmente sotto gli occhi, i tecnici di Serie A studiano il percorso da qui ad agosto. Zenga dovrà ricorrere all’ampiezza di tutta la rosa
Ora che la Lega Serie A ha reso noto il nuovo calendario, si può riprendere a programmare almeno nel medio periodo. La pausa forzata ha lasciato inevitabilmente delle scorie fisiche oltre che mentali ed in questi giorni Zenga sta lavorando per riportare il Cagliari ad una condizione accettabile. Che difficilmente sarà raggiunta entro la prima partita, quella del 20 giugno in casa del Verona.
Sarà un percorso strano, un nuovo campionato. Tante le incognite, poche le certezze. Ancor più in casa Cagliari, dove il cambio di tecnico può dare quello sprint mancato negli ultimi mesi del Maran-bis. L’altra faccia della medaglia è che servirà tempo per rodare nuovi meccanismi e permettere a Zenga di conoscere al meglio i suoi. Perchè il tecnico milanese avrà bisogno di tutta la rosa da qui al 2 agosto. Tredici partite in quarantaquattro giorni: un tour de force – di per sè allenante, con gare ogni tre o quattro giorni – che metterà a dura prova gli organici delle 20 di A, specialmente quelli delle compagini meno attrezzate. In questo senso il tecnico ha motivo di non scomporsi, considerata l’abbondanza della rosa e la duttilità di alcuni interpreti.
Zenga potrà contare sul ritorno di Ceppitelli, sulla via del definitivo recupero dalla fascite plantare che l’ha frenato per gran parte di torneo. E l’occasione sarà quella buona anche per chi, Walukiewicz, Birsa e Pereiro in testa, non ha ancora potuto o non è riuscito a lasciare il segno. Sin delle prime sedute collettive il pensiero è al medio-lungo termine, Zenga prende le misure alla squadra per un abito che potrebbe cambiare in corso d’opera a seconda di esigenze ed imprevisti. Gli esperimenti tattici, su tutti la difesa a tre, non sono un caso. Tredici partite in quarantaquattro giorni: Zenga tiene in considerazione ogni opzione per ridurre al minimo le sorprese di un percorso lastricato di incognite.