2013
Cagliari, Salerno: «Ariaudo? Esclusione solo scelta tecnica»
Sembra profilarsi un vero e proprio caso in casa rossoblù dopo l’esclusione, ufficialmente per scelta tecnica, del difensore Lorenzo Ariaudo dai convocati per la gara di domenica scorsa conto il Torino. Il giocatore, che nella precedente gara contro il Verona era invece sceso in campo da titolare, non ha evidentemente gradito l’esclusione e domenica, poco prima del fischio d’inizio del match contro i granata, ha espresso tramite twitter il suo disappunto, lasciando intendere come la decisione non fosse in realtà una scelta tecnica bensì frutto di ordini impartiti dai vertici societari.
Poco prima, lo stesso procuratore del giocatore, Davide Torchia, aveva chiaramente affermato che l’esclusione era il frutto di una precisa scelta societaria. Secondo quanto riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, la risposta della società rossoblù non si è fatta attendere, con il direttore dell’area tecnica Salerno che ha cercato di mettere a tacere le voci affermando: «Certo che per Ariaudo si è trattato di una scelta tecnica, mente chi sostiene qualcosa di diverso da questo».
Com’è noto, il contratto che lega Ariaudo al Cagliari è in scadenza a giugno 2014 e finora tra le parti non ci sono stati contatti per un eventuale rinnovo. D’altronde, come già riportato nei giorni scorsi, in questo momento il presidente Cellino non sembra intenzionato a trattare i rinnovi, rinviando la questione a febbraio, dopo la sessione invernale di mercato. Dal canto suo, la volontà del giocatore è quella di restare in Sardegna, aspettando eventuali contatti da parte della società, con la stagione 2014/15 che potrebbe definitivamente consacrarlo, vista la probabile partenza di Davide Astori.
A questo punto però, se lo strappo tra le parti dovesse essere definitivo, potrebbe essere davvero difficile rivedere il difensore nuovamente in campo, almeno in questo scorcio di campionato. Nel caso in cui il rapporto dovesse consumarsi del tutto, per il centrale torinese potrebbero aprirsi due scenari del tutto differenti: la cessione a gennaio, considerato anche che gli estimatori sul mercato non mancano (in estate era stato seguito da Atalanta e Udinese), o affrontare buona parte della stagione ai margini della squadra sino alla naturale scadenza del contratto.