2013

Cagliari-Sampdoria, ovvero la prima volta della Serie A in Sardegna

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Un destino dal pessimo senso dell’ironia vuole che la partita di domani sia giocata a Trieste, ma CagliariSampdoria ha un significato speciale per la squadra rossoblù e per l’intera Sardegna.
Correva l’anno 1964, un Cagliari appena promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia iniziava la grande avventura guidato da un certo Gigi Riva, che stava guadagnandosi sul campo i gradi di eroe popolare.

In quel calendario i rossoblù furono impegnati subito in due trasferte di fuoco (a Roma contro i giallorossi ed a Torino contro i bianconeri), ma alla terza giornata finalmente poterono giocare fra le mura amiche in quella che fu la prima partita di Serie A mai disputata in Sardegna.
Avversaria di giornata fu la Sampdoria di Sormani, che riuscì a strappare un pareggio per uno a uno (gol sardo, manco a dirlo, di Rombo di Tuono).
Questi gli undici che quel giorno scesero in campo agli ordini di mister SilvestriColombo, Martiradonna, Tiddia, Cera, Spinosi, Longo, Congiu, Nenè, Gallardo, Visentin, Riva.

Alla fine di quella stagione la matricola Cagliari ottenne un incredibile sesto posto: le basi erano gettate, entro pochi anni le maglie con i quattro mori divennero l’incubo degli avversari e lo squadrone di Riva fece vivere alla città, all’isola, alla gente gli anni più gloriosi della storia calcistica sarda.

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