2013
Cagliari-Sassuolo, promossi e bocciati
Pareggio in extremis per il Cagliari. Una partita dai due volti quella dei rossoblù: un primo tempo condizionato dall’infortunio all’11’ minuto di Victor Ibarbo e da un Sassuolo a cui è stato lasciato spesso e volentieri il pallino del gioco. Nella ripresa è scattato l’orgoglio che ha rimesso in carreggiata i rossoblù grazie ai gol di Nenè e Sau. Una prestazione non molto distante da quella vista in casa contro il Torino: tanti lanci lunghi, poca sinergia tra i reparti e qualche disattenzione di troppo in difesa.
PROMOSSI – In una partita dove sulla carta la vittoria doveva essere a portata di mano e che invece si è chiusa con un pareggio raggiunto in extremis, è difficile trovare qualcuno da premiare. In realtà, c’è da dire che il reparto avanzato non è stato assistito a dovere ma alla prima occasione utile, prima Nenè e poi Sau, si è fatto trovare pronto all’appuntamento con il gol. Pattolino torna a segnare dopo tanto digiuno, mentre il brasiliano ha risposto con un gol, che ha riaperto di fatto la gara, allo scetticismo generale che ruota attorno al suo nome.
BOCCIATI – Rimandati tutti gli altri, Lopez compreso. Una squadra che gioca in casa e non riesce a impegnare il portiere avversario per un tempo intero, lascia l’amaro in bocca. Se non fosse per quelle belle prestazioni di inizio campionato, si sarebbe potuto affermare che al Cagliari manchi un’identità. Ma così non è, lo sappiamo tutti e la stessa squadra lo ha dimostrato. Solo che il calcio, specialmente quello della Serie A, non regala una seconda opportunità. I punti persi nelle sfide contro le dirette concorrenti per la salvezza, pesano tanto in classifica. Classifica che, attenzione, sta diventando sempre più corta là dietro. Forse ci si stava montando la testa all’inizio, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: macinare punti per rimanere più lontano possibile dal fondo. Per fare questo il Cagliari deve ritrovare quella fame che gli ha permesso di rimanere in Serie A dal 2004 fino ad oggi.