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Cagliari, si avvicina il ritiro: al momento regna l’incertezza
La data del ritiro si avvicina sempre di più, ma il Cagliari appare come un cantiere in costruzione
La data del ritiro si avvicina sempre di più, ma il Cagliari appare come un cantiere in costruzione. La retrocessione ha costretto la società a prendere atto del fallimento dei vecchi progetti mai compiuti e dei tanti errori commessi in fase di mercato e non. Allo stesso tempo il club di Via Mameli ha deciso di rifondare la squadra partendo come è normale che sia da alcuni capisaldi ben precisi: attaccamento alla maglia e appartenenza ai colori e i nomi citati dal Ds Capozucca meno di un mese fa sono quelli di Carboni sardo doc e legato da quel senso di responsabilità verso la maglia rossoblú e Giorgio Altare.
Se le indiscrezioni di mercato legate a Carboni dovessero tramutarsi in firme, i tifosi rossoblú e lo stesso Cagliari perderebbero una delle loro certezze e figure più identitarie sacrificata sull’altare del bilancio. E meno di un mese dopo riecheggiano nella memoria le parole del direttore sportivo: “Non possiamo vendere tutti, ripartiremo da 4-5 giocatori. Io Carboni lo terrei per tutta la vita, lo adoro”. Nel caso in cui l’inchiostro delle firme venisse depositato suo contratti il sottointeso diventerebbe il seguente: “In mancanza di offerta convincente”.