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Cagliari, succede a chi ci crede: sotto la pioggia una delle favole più belle

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Il Cagliari è promosso in Serie A, al termine di una stagione passata alla storia. Ogni volta che Claudio Ranieri siede sulla panchina rossoblù, qualcosa di straordinario sta per accadere

Il Cagliari è promosso in Serie A, al termine di una stagione passata alla storia. Ogni volta che Claudio Ranieri siede sulla panchina rossoblù, qualcosa di straordinario sta per accadere. Quello che qualche mese fa sembrava una missione impossibile, gli isolani l’hanno fatto diventare realtà. E nell’ultimo atto l’hanno fatto, inoltre, contro un avversario valoroso in uno stadio adibito per un grande evento: perché quando scendono in campo Bari e Cagliari, non è mai una partita banale. Questa volta, però, il Cagliari è andato oltre. Sotto la pioggia, si realizza una delle favole più commoventi della storia rossoblù. La risalita del club isolano nell’ultimo anno è scandita da momenti dolorosi e di tormento, ma anche da tanta ostinazione, responsabilità e senso di appartenenza.

Risoluti, nella grande arena, a sfidare il destino

Non lo disse a voce alta perché sapeva che a dirle, le cose belle, non succedono mai. Così, Ernest Hemingway nel suo celebre “Il vecchio e il mare“. A volte una partita di calcio può rappresentare una sfida al destino. Il Cagliari di Claudio Ranieri ha condotto con le armi del coraggio e della tenacia una delle battaglie sportive più iconiche degli ultimi anni. Non tanto per il traguardo raggiunto, che è già storia, quanto per ciò che i 97 minuti giocati allo Stadio San Nicola di Bari hanno rappresentato per una squadra di calcio ed un popolo intero, quello della Sardegna rossoblù. Lo testimoniano i numeri; in Puglia, se soltanto fosse stato possibile, avremmo assistito ad un vero e proprio esodo di tifosi isolani. La gente del capoluogo sardo ci credeva, e ci ha creduto fin dall’inizio: ci hanno creduto anche, e soprattutto, Claudio Ranieri ed i suoi uomini. In un San Nicola gremito fino all’ultima seggiolina disponibile, pronto a far festa, adornato come le arene romane quando si mandavano in pasto ai leoni le vittime sacrificali, i rossoblù si sono presentati silenziosi e risoluti. Claudio Ranieri ed i suoi uomini, in fondo, sapevano che sarebbe andata a finire in questo modo, ma non l’hanno mai confessato a nessuno.

Una finale perfetta, condita da pioggia battente su vincitori e vinti

Il Cagliari strappa l’ultimo pass per il massimo campionato italiano, e lo fa contro un avversario forte, mai domo, a tratti impressionante. I biancorossi di Michele Mignani hanno lottato fino all’ultimo per raggiungere il secondo posto in classifica, prima di arrendersi al Genoa di Alberto Gilardino. I pugliesi sono una squadra che ha dimostrato di saper soffrire, di avere carattere e numeri per meritarsi la promozione in Serie A. Quella contro il Cagliari, a detta di molti, è stata la finale perfetta: probabilmente mai, come questa volta, la finale playoff di Serie B è stata seguita da un numero così alto di spettatori. Ma non è un caso; a giocarla, infatti, sono scese in campo due squadre separate dalla rivalità sportiva, ma accomunate dallo stesso modo di intendere la vita in un campo di calcio: passione, coraggio, determinazione, spirito guerriero. La pioggia quasi torrenziale durante i minuti finali è stata soltanto la degna cornice di una serata storica, indimenticabile, commovente per il Cagliari di Claudio Ranieri. Un preludio, invece, per i biancorossi di Mignani. Come nelle favole più assurde, le cose belle succedono solo a chi, grazie al potere della fantasia, ci crede veramente. Ogni volta che Claudio Ranieri atterra in Sardegna, nessuna favola è talmente assurda da non essere realizzabile. Quel pallone di Gabriele Zappa verso Leonardo Pavoletti, era già destinato a scrivere il futuro di Bari e Cagliari.

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