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Cagliari, Zenga: «Ragatzu talento devastante. Nainggolan rientra? Vedremo»
Vigilia di Cagliari-Torino: alle 17 Walter Zenga incontrerà i media in video conferenza. Segui la diretta sulle nostre pagine
Terza gara nel giro di sette giorni per il Cagliari, che domani alle 19:30 tornerà alla Sardegna Arena per la prima uscita post lockdown. Di fronte ci sarà il Torino di Longo, galvanizzato dal sofferto successo contro l’Udinese dello scorso martedì. Tanti gli spunti e le possibili scelte del tecnico, costretto ad applicare continue rotazioni per via degli impegni ravvicinati e di infortuni ed acciacchi. Tanto Cagliari, pochissimo Torino: anche nella conferenza stampa della vigilia Zenga ha tenuto il focus ben centrato sui suoi. Di seguito le parole del tecnico-
Cagliari-Torino, la vigilia di Zenga
I SINGOLI – «Mattiello? Non giocava da tanto, come Ceppitelli. E’ difficile rientrare subito a regimi alti. Non ho mai presentato una gara facendo l’elenco degli assenti, penso alle soluzioni. La cosa bella che ho visto è la disponibilità da parte di tutti. Ragatzu? Talento devastante, non mi spiego perché non abbia più presenze in A. Lui è un patrimonio del Cagliari, voglio che con me salga di livello come merita. Deve vivere per il calcio. I cambi in corsa si fanno per necessità, a volte cambi modulo in base alle caratteristiche dei giocatori. Nainggolan? Ha fatto una piccolissima parte di allenamento con i compagni, saprete domani se sarà convocato. Abbiamo ancora un allenamento da fare stasera, i convocati probabilmente li darò domani. Nandez? Con lui è stato facile, sono tifoso del Boca. Scherzi a parte, un allenatore deve essere onesto e uguale con tutti. Un altro al posto suo sarebbe uscito dal campo di Ferrara dopo 10 minuti, invece lui è rimasto in campo nonostante le botte come Pisacane. Simeone? Ragazzo straordinario, ha tantissima passione. Dopo l’allenamento si prende cura di se stesso, quando vedo comportamenti così non ho nulla da aggiungere. Voglio che stia vicino alla porta, senza sfiancarsi troppo per essere lucido: sta funzionando. Ecco, Simeone per Ragatzu è l’esempio ideale di come deve essere un atleta. I ragazzi della Primavera? Chi è bravo gioca, non guardo né i contratti né le carte d’identità. Avranno il loro esordio, come già successo a Carboni. Se sono qui è perché hanno un valore, lo devono esprimere».