News
Cagliari, in tre per sostituire Ionita
Massimo Rastelli valuta chi schierare domenica al posto Artur Ionita, fermato per una giornata dalla squalifica del Giudice Sportivo. In tre si candidano per sostituirlo
Un girone d’andata infernale, costretto a restare fermo per la frattura del perone dopo appena tre partite di campionato con il Cagliari. Quando è tornato, si è capito quanto Artur Ionita sarebbe stato e sarà importante per la squadra. Due spezzoni contro Atalanta e Juventus, poi la maglia da titolare che Massimo Rastelli gli ha sempre affidato fino a sabato scorso contro il Chievo Verona. Un’altra prestazione di qualità è stata però “macchiata” dal quinto giallo stagionale che lo costringerà a saltare per squalifica la prossima gara, in programma domenica alle 15 alla Dacia Arena contro l’Udinese. Il tecnico rossoblù ora deve valutare come sostituire il moldavo, diventato imprescindibile nel centrocampo cagliaritano.
LE ALTERNATIVE – A giocarsi il posto saranno in tre. Da valutare anche chi giocherà dall’altra parte accanto a Pangiotis Tachtsidis, visto che contro i clivensi ha disputato la prima gara dal primo minuto Alessandro Deiola. Dunque saranno in quattro a contendersi due maglie. Il favorito numero uno per partire titolare è Simone Padoin, rimasto out nel 4-0 al Sant’Elia. Ma l’esperienza dell’ex Juventus, che tornerà tra l’altro in Friuli, servirà per sopperire all’assenza di Ionita. Se non fosse stato infortunato tre settimane, Nicolò Barella sarebbe un altro di quelli a cui Rastelli non rinuncerebbe mai. Le condizioni del giovane classe ’97 sono da valutare, ma nonostante abbia già riassaggiato il campo sabato scorso, al momento sembra difficile che possa giocare già titolare. Resta dunque Deiola, che nell’ultima gara ha guadagnato parecchi punti nelle gerarchie di Rastelli e non è escluso che possa essere riconfermato nel centrocampo rossoblù. Nei ballottaggi, resta dietro Paolo Faragò, ma il giocatore arrivato a gennaio dal Novara è stato spesso buttato nella mischia a causa delle numerose assenze e non è detto che non gli venga concessa un’altra chance.