2014

Cagliari: un punto in quattro gare, è allarme classifica

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La sconfitta è sempre più amara è non si vede uno spiraglio positivo. Il Cagliari che contro il Milan fa da padrone per più di un’ ora e un errore sul più bello si trasforma in un incubo. L’inutile fallo di mano di Cabrera al limite dell’area, cosi come a Bergamo la difesa era andata in tilt e poi ancora contro la Juve. Sono piccoli dettagli che costano caro.

Secondo quanto riporta l’Unione Sarda, con il terzo ko di fila gli scenari che si propongono non sono dei migliori per i rossoblù che hanno ottenuto un solo punto in questi primo mese del 2014, nessuno ha fatto peggio in serie A, e le ultime tre in classifica si iniziano a far sentire. Il calendario no da tregua, non a caso i guai sono iniziati con la cessione di Nainggolan, il buco a centrocampo non è stato coperto, e si sono cosi pagate le conseguenze direttamente sul campo.

Sia Ekdal che Dessena hanno dimostrato di poter reggere il passo del belga e sono ormai parte integrante del centrocampo. Il problema è evidente negli ultimi 25 minuti di gioco quando le forze calano ed è la panchina a fare la differenza. So differenza si vedrà ulteriormente sabato con l’assenza di Cossu, squalificato che potrebbe portare Ekdal sulla trequarti. Non solo il centrocampo ma anche l’attacco, anche se la situazione è un po’ più ottimista. Ibarbo torna dopo la squalifica, e contro i viola potrebbe esserci anche Nenè, che ha ormai recuperato e dovrebbe riprendere in settimana l’allenamento con i compagni.

Il problema pare essere a monte, al di là degli errori che lasciano il segno. Il primo problema è tecnico: non si è ancora capito che ruolo ha Ibraimi,  e il secondo è di natura strategica, si deve capire se il futuro centrocampo è in mano ad Erksson e Cabrera. Mentre il terzo non meno importante è di natura psicologica: quali sono le certezze di questa squadra che ha perso entusiasmo e autostima?

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