Focus
Cagliari e Uruguay, con Nandez continua la tradizione
Continua la tradizione: con Nandez sono 21 gli uruguaiani passati per Cagliari. Un connubio duraturo fatto di gioie e dolori, exploit e delusioni
Nonostante manchino ancora le firme sul contratto, Nahitan Nandez può considerarsi un nuovo calciatore del Cagliari Calcio. Il centrocampista classe ’95, arrivato nella tarda serata di ieri all’aeroporto di Elmas (qui il video), è stato accolto da una folla di tifosi rossoblù in festa. Fine di una trattativa di calciomercato nata a gennaio e poi ripresa in estate, con El Leon che andrà a rinforzare un centrocampo che ha perso Barella ma ha anche guadagnato nuovi dinamismo e tecnica con gli innesti di Rog e Nainggolan.
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Cagliari, con Nandez continua la tradizione degli uruguaiani
TRA GIOIE… – L’arrivo di Nandez in rossoblù rinsalda anche il noto legame tra il capoluogo isolano e l’Uruguay: il classe ’95 è il ventunesimo uruguaiano della storia dei rossoblù. Storia iniziata nei primi anni ’80 con l’arrivo in Sardegna di Waldemar Victorino e consolidatasi nel corso dei ’90 con gli sbarchi sull’isola di Fonseca, Pepe Herrera, Francescoli, Tejera, Dario Silva, O’Neill, Romero, Abeijon e Diego Lopez (e di Tabarez e Gregorio Perez in panchina). Molti di loro hanno fatto le fortune loro e del club, altri non sono riusciti a lasciare il segno.
…E DOLORI – Nel decennio successivo il Cagliari ha provato a continuare a percorrere la strada che lo congiunge idealmente a Montevideo senza però riuscire a ritrovare i fasti dei ’90. Da Peralta a Bizera, passando per Carini, Rosano, Claudio Herrera, Ceppelini, Cabrera, Gonzalez e Vecino: soltanto quest’ultimo, arrivato in prestito dalla Fiorentina, è riuscito a lasciare un bel ricordo in rossoblù. Completa il quadro Totò Oliva, arrivato lo scorso gennaio dal Club Nacional e rimasto fuori dai radar sino al precampionato in corso, dove è emerso con prepotenza: al momento saranno lui e Nandez a tenere alto il Pabellón uruguaiano nel capoluogo sardo. Magari tentando di riportare l’ormai antica tradizione ai vecchi fasti…