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Calcagno: «Al via il fondo solidaristico per i club minori»
Il vicepresidente dell’AIC Umberto Calcagno ha analizzato la situazione calcio-coronavirus, toccando argomenti importanti come il taglio stipendi
La ripresa del campionato è forse la notizia più chiacchierata di questi giorni. Si aspetta una decisione definitiva, una data precisa di quando sarà possibile scendere nuovamente in campo per portare a termine una stagione lasciata a metà. L’argomento discusso da tanti è stato oggetto dell’intervista del vicepresidente dell’AIC Umberto Calcagno realizzata da Milano Finanza. Queste le parole di Calcagno alla domanda sul rientro nel terreno di gioco: «È importante tornare a giocare, ovviamente garantendo la sicurezza necessaria». Durante la chiacchierata con il giornale lombardo, il vicepresidente dell’AIC ha analizzato una questione abbastanza scottante, quella del taglio stipendi. Quanto è corretto chiedere una riduzione del salario ai Club? «Il mondo del calcio è un universo variegato. Posso capire che i top club possano chiedere la sospensione di alcune mensilità a star milionarie, ma noi abbiamo società minori che vogliono che i propri dipendenti si taglino almeno due mensilità su quattro. Quando per chi guadagna 2500 euro al mese non percepire una mensilità è un sacrificio non da poco». Per venire incontro dunque anche alle società più piccole ed evitare di lasciare qualche addetto ai lavori senza paga, Calcagno afferma di voler dar vita al fondo solidaristico assieme alla Figc, nella speranza di trovare il consenso e l’appoggio anche da parte di altre componenti del calcio come le leghe di Serie A e Serie B.