Editoriale

Calciomercato, il day after cambia le gerarchie della Serie A

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Si è chiusa la sessione estiva del calciomercato che negli ultimi giorni ha destabilizzato e rivoluzionato le gerarchie della Serie A

Bye bye calciomercato, non ci mancherai. Il day after è il momento dei bilanci e delle riflessioni, di ciò che è stato e di ciò che sarebbe potuto essere negli ultimi tre mesi. Dopo settimane stucchevoli e senza troppi squilli, i giorni di fine agosto hanno fibrillato di notizie e trattative, modificando forse anche le gerarchie che credevamo cristallizzate in Serie A

Il ritorno di Max Allegri era stato sufficiente per assegnare la pole position alla Juventus, confidenti che il tecnico livornese avrebbe inciso anche in chiave roster. Ebbene, inutile negarlo, c’è enorme perplessità nel popolo bianconero per l’inatteso addio di Cristiano Ronaldo e, soprattutto, per non averlo sostituito adeguatamente. A meno di clamorose e imprevedibili esplosioni tecniche e umane di Kean e Kaio Jorge.

E d’altronde le prime apparizioni in campionato sono state alquanto deludenti, al contrario delle due milanesi che, seppur costrette a rinunce estive dolorose, hanno saputo reagire con idee tempestive ed efficaci. Da Correa a Giroud, il prodotto di Inter e Milan sembra già funzionare al punto che davvero la prima fila sembra tingersi di meneghino.

Non ha concluso l’ultimo botto offensivo l’Atalanta, ma l’innesto di Koopmeiners a centrocampo è uno dei più interessanti nell’intero panorama. Acquisto assimilabile a quello di Zaccagni da parte della Lazio, capace di tamponare in poche ore il buco lasciato dal fallimento della trattativa per Kostic.

Se Roma e Napoli avevano poco da fare nelle ore conclusive, moltissimo si è invece mosso nella mezza e nella bassa classifica. Scatenate le genovesi, con Caputo e Ihattaren (via Juve) a migliorare la rosa di D’Aversa e con Preziosi a fare il bello e il cattivo tempo come spesso gli capita allo scadere dei termini.

Non ha per nulla scherzato nemmeno Vagnati che ha messo a disposizione del suo Toro Praet e Brekalo, innesti di assoluto livello al pari di un Keita Balde che sorprendentemente ha sposato il progetto Cagliari. Ci hanno provato le pericolanti Salernitana (Gagliolo), Venezia (Ampadu) e Spezia (Agudelo, Manaj, Bourabia), ma forse la migliore delle notizie per loro è la scelta al ribasso del Verona. Senza la sua stella, surrogata da Caprari, la corsa verso la salvezza sarà tutt’altro che banale.

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