Hanno Detto

Capozucca: «Bellanova? Grande stagione al Cagliari, Torino da sempre interessato. Cragno…»

Pubblicato

su

Le parole dell’ex ds del Cagliari, Stefano Capozucca, sugli ex rossoblù Raoul Bellanova e Alessio Cragno

Ha parlato l’ex direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate presso i microfoni di Radio Firenze Viola, dove parla degli ex Cagliari Raoul Bellanova e Alessio Cragno. Le sue parole:

BELLANOVA – «E’ un altro a cui sono legato. Gli ho dato una grossa mano perché è arrivato in una situazione di difficoltà, prendendolo per due lire dal Bordeaux. Andava ricostruito più che altro sotto l’aspetto morale. Ha fatto una grande stagione al Cagliari, poi è andato all’Inter ed ha avuto momenti buoni ed altri meno buoni. Contro l’Empoli fece una partita disastrosa ed era distrutto, mi chiamò. Ma ha grandi qualità, anche Pradè era interessato a lui per la gamba che ha, non sono in tanti con queste caratteristiche. È di prospettiva, l’Inter non lo ha riscattato momentaneamente, ma ha pagato un prezzo alto per il prestito. So’ del Torino, che ha sempre avuto un interesse per lui. Avrà un futuro in A da protagonista».

CRAGNO – «Mi spiace moltissimo. È un ragazzo molto sensibile, un po’ penalizzato dall’altezza come dicono tutti, è 184 centimetri, ma non è un nano. La priorità per un portiere però è parare e lui è uno che para. Mi è dispiaciuto vederlo spettatore questa stagione, conosco il suo carattere e penso di sapere quanto ha sofferto. Non può fare un’altra stagione così, deve andare via, ricominciare. Sono anche affezionato un po’ a lui, abbiamo un buon rapporto. L’Empoli cederà Vicario, io penserei a Cragno. Deve cambiare aria, deve andare via. Non può stare ancora a Monza, dove Di Gregorio ha fatto anche bene. Il problema di Cragno è un problema di amore. Mi ha sempre detto che il suo sogno è giocare a Firenze, essendo di qui. Questa può essere un’arma a doppio taglio perché la pressione e la responsabilità aumenterebbero. So quanto ci terrebbe a giocare a Firenze perché la Fiorentina ce l’ha nel cuore. Me ne ha sempre parlato, mi chiedeva: ‘Direttore, ma non ci sono possibilità di mandarmi a Firenze?’. Onestamente ne ho anche parlato con Pradè».

Exit mobile version